Ogni giorno arrivano città una quindicina di nomadi provenienti da fuori. Risulta dall’attività svolta dagli agenti della Polizia ferroviaria che quotidianamente bloccano una quindicina di nomadi provenienti in gran parte dalle città vicine.
La Polfer li controlla uno per uno e nella maggiorparte dei casi notifica ad ognuno un foglio di via e li fa rientrare nella città di provenienza perché non hanno alcun motivo per recarsi a Tortona. .
Un flusso costante che – sempre secondo i dati della Polizia ferroviaria – raddoppia nelle giornate di mercoledì e sabato dove i nomadi che arrivano sono quasi una trentina. E raddoppia perché sono giorni di mercato.
Naturalmente in questi numeri non sono conteggiati quelli che arrivano a Tortona in auto o con altri mezzi. Il “filtro” c’è soltanto alla stazione ferroviaria e ci sarà ancora per poco visto che la sede della Polfer Tortonese è destinata a chiudere.
Una decisione che sembra sempre più assurda: è pur vero che a Tortona gli agenti in servizio sono soltanto tre quando a Novi ligure sono in 15 e a quanto pare hanno meno problemi di sicurezza, così come ad Alessandria sono in 25.
Ma allora perché chiudere il posto di Polizia ferroviaria? Non sarebbe meglio potenziarlo, magari trasferendo qualche agente da Novi Ligure o Alessandria?
Purtroppo il problema non è di facile soluzione la chiusura la chiusura prevista entro il 2014 era stata posticipata alla fine di febbraio 2015; ora il termine pare essere la fine di maggio, se le Ferro vie dello Stato confermeranno l’intenzione di trasformare l’edificio che ospita il presidio nello spogliatoio per tecnici ed elettricisti dell’azienda..
8 marzo 2015