“È preoccupante l’approccio con il quale la Regione Piemonte sta affrontando la questione delle tempistiche sulle coperture inerenti al Piano di Intervento per i danni post alluvione. Non può essere diversamente quando un assessore risponde alle tue sollecitazioni affermando ‘che nutre qualche speranza nell’accoglimento da parte della Comunità europea della richiesta di accesso al Fondo di Solidarietà’ e che comunque l’eventuale risposta dovrebbe consentire un seppur limitato supporto economico“.
A denunciarlo il consigliere regionale di Forza Italia, Massimo Berutti, che ha più volte posto il problema sia durante i Consigli regionali sia durante le Commissioni competenti.
“Francamente non mi pare sufficiente quanto fatto fino ad oggi dalla Giunta di centrosinistra – spiega l’esponente azzurro –-. Secondo quanto ci ha riferito lo stesso assessore ammontano a 300milioni di euro, 178 già accertati e considerati oggetto di possibili interventi urgenti, i danni subiti dal territorio regionale piemontese durante gli eventi alluvionali dell’autunno 2014. Peccato che ad oggi siano pervenute risorse solo per 31,250 milioni di euro, proveniente dallo Stato con ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile da affidare al Commissario delegato. Una cifra risibile rispetto alla situazione complessiva. E certamente pare ben poca cosa la ricognizione puntuale dei soggetti privati sgomberati dalle proprie abitazioni finora messa in atto. Francamente vorrei garanzie sulla copertura dei 300milioni di euro e un cronoprogramma preciso”.
“La situazione però non mi stupisce – conclude Berutti – visto che non sono state prese in considerazione le nostre proposte volte a far accantonare immediatamente alla Giunta regionale i fondi per far fronte alle opere post alluvione. Mi chiedo però dove siano finite le risorse che il presidente Chiamparino a dicembre aveva affermato che avrebbe recuperato dal cosiddetto PAR FSC (Programma Attuativo Regionale Fondi Sviluppo e Coesione). Si parlava di circa 30/31milioni di euro per finanziare gli interventi più urgenti, speculari a quelli già stanziati dallo Stato. Ad oggi non se ne ha traccia, alla faccia di quanto promesso all’assise regionale. Comunque non ci fermeremo nella battaglia: cittadini e imprenditori che hanno subito danni devono essere risarciti”.
3 Marzo 2015