sangue medici infermiere - IDirettore,
nel salutarLa Le chiedo di omettere cortesemente il mio nome.
Leggevo giorni orsono una lettera riguardante il silenzio dei medici dell’ospedale, ma non solo il loro, per quanto accaduto e purtroppo in previsione per l’immediato futuro riguardo alla struttura tortonese; in attesa pero’ dell’esito del ricorso al Tar.

Mi parrebbe pero’ chiara una cosa: In qualsiasi azienda si proceda ad una ristrutturazione o riorganizzazione le risorse in essa operanti subiranno spostamenti nello stesso ambito operativo od in altri, cambi di mansione ecc.

In tutto questo e’ evidente, a mio parere, che il potere contrattuale dei singoli, e le loro raccomandazioni trattandosi di “politica”, diventa decisivo.

Voglio dire che i profili di ogni singolo pesano sul piatto della bilancia per quanto valgono, raccomandazioni a parte, con il risultato che il medico o il primario con un profilo alto puo’ giocare meglio le proprie carte in quanto appetibile sul mercato delle risorse umane dai “cacciatori di teste”.

In sostanza l’eccellenza  professionale” non ha e non avra’ problemi anche perche’ mi pare naturale che chi puo’ contare su un profilo di livello alto sara’ anche piu’ determinato a cercare, indipendentemente dalla situazione attuale, una collocazione premiante per la propria carriera proprio per gli obiettivi personali che si e’ posto. Scelte personali a parte naturalmente.

I profili “normali”, ma questo in qualunque azienda, potrebbero trovarsi nella necessita’ di accettare cio’ che gli viene proposto od imposto senza poter giocare la carta della professionalita’ di alto livello.Il silenzio di tanti si spiega, a mio parere, solo con questo tipo di considerazione.

La legge del mercato delle risorse umane obbedisce a queste regole, soprattutto nel privato, e nel caso di incorporazioni, i profili di alto livello a parte, chi incorpora decide e l’incorporato accetta o si dimette e cerca altre soluzioni.

La mia esperienza personale diretta in materia questo mi ha insegnato.

Cordiali saluti.

Lettera Firmata


5 febbraio 2015