Attenzione, signori sindaci. Dal primo gennaio 2015 scatta il nuovo limite di legge per quanto riguarda il particolato fine PM2,5. Il cui valore limite annuale è ora 25 µg/m3, 25 microgrammi di particelle atmosferiche solide e liquide sospese in 1 metro cubo di aria ambiente. Attenzione dunque, signori sindaci, perché dal primo gennaio siete fuorilegge ancora più di prima, se continuate a fare poco anzi nulla per ridurre l’inquinamento urbano. Siccome siete fuorilegge, noi vi denunciamo, come abbiamo fatto con l’ex sindaco di Alessandria, e la magistratura penale deve condannarvi per omissione di atti di ufficio art. 328 ecc.). Gli atti che voi omettete riguardano: traffico, zone a traffico limitato, isole pedonali, piste ciclabili, limiti di velocità, trasporti pubblici. Secondo gli studi scientifici internazionali, per colpa vostra gli abitanti, soprattutto bambini e anziani, sono in balìa dello smog: cancro in particolare ai polmoni e alla vescica, allergie, patologie respiratorie, problemi cardiaci, ipertensione eccetera. Indagini epidemiologiche locali li confermano. Nello smog infatti, l’Arpa tramite le centraline misura: PM10, PM 2,5, Ozono, Monossido di carbonio, Biossido di azoto, Nichel, Benzene, Benzo[a]pirene eccetera. Tra il materiale aerodisperso, il particolato fine PM2,5 è quello con particelle di diametro aerodinamico pari o inferiore a 2,5 microgrammi/metro cubo e quindi in grado di penetrare più in profondità nell’albero respiratorio umano, ancor più devastante del particolato grossolano PM10. Non solo, il PM2,5 è caratterizzato da più lunghi tempi di permanenza in atmosfera. Le sorgenti del particolato fine sono tutti i tipi di combustione, soprattutto, secondo tutti gli studi scientifici internazionali, dovute al traffico automobilistico. Il PM2,5, oltre che emesso direttamente, è la quota determinante contenuta nel particolato grossolano PM10. Oltre alla soglia dei 25µg/m3 del PM2,5, la Legge prescrive che il PM10 rilevato dalle centraline non debba superare la soglia di 50 µg/m3 per più di 35 giorni l’anno. I limiti del PM2,5 e PM10 sono limiti di protezione della salute umana, sono limiti di legge (per Medicina democratica sono limiti troppo permissivi: dovrebbero essere zero). Sono i limiti di Legge in vigore che tutti devono rispettare, che la Magistratura deve far rispettare. A questo riguardo, la coscienza delle condizioni critiche della pianura padana è un’aggravante e non un’attenuante ai reati dei sindaci delle città fuorilegge. Le nostre.
Lino Balza Medicina democratica
2 febbraio 2015