Abbiamo visto attoniti le murature e le capriate sfracellate sulla strada. Abbiamo tratto un sospiro di sollievo nel vedere che non ci sono state vittime. Ora ci verrà spiegata nei dettagli tutta la storia della Cavallerizza, le relazioni tecniche di pericolosità, la dinamica del crollo, il problema della messa in sicurezza della costruzione. Ma ciò che emerge da quanto accaduto è ben altro.
Il crollo della Cavallerizza è l’effetto oggi più evidente della mancanza di visione di politica urbanistica delle amministrazioni comunali novesi passate e presenti. E’ il segnale evidente dell’incapacità di interpretare le esigenze della Città, di salvaguardarne l’identità culturale, di vedere soluzioni di sviluppo sostenibile e di attuarle.
Il costruito esistente con valenza storica e monumentale, quale è la Cavallerizza con i suoi archi e capriate di pregio, può essere conservato solo se inserito in interventi urbanistici che ne assicurino l’utilizzo. E’ stato dimostrata in moltissimi casi quanto sia inutile restaurare una costruzione che non verrà utilizzata. La mancanza di manutenzione ne sancisca la morte. La conservazione della Cavallerizza richiedeva una progetto complessivo, una visione che non c’è stata.
Ormai non ci interessa più sapere quali e quanti progetti siano stati proposti per la Piazza del Maneggio. Ciò che rileviamo è che l’Amministrazione comunale da molti anni non ha avuto alcun ruolo propositivo. Non ha saputo proporre un progetto per quest’area che interpretasse i bisogni della Città. Il motivo sta nelle consuetudini di governo, ingessate e subordinate anche ai voleri di alcuni operatori dell’edilizia, nella mancanza di spessore culturale e determinazione politica. Insomma, il partito di maggioranza ha completamente perso quello slancio culturale, quella visione dell’Urbanistica che lo aveva contraddistinto nel passato.
D’altra parte la nomina dell’architetto Serra ad assessore all’Urbanistica ne è la controprova. Si evita di stimolare il contributo di rinnovamento con figure professionali competenti e motivati, di cui l’Urbanistica novese ha tanto bisogno, promuovendo a ruolo politico un ex-dirigente in pensione. Nella mancanza di idee si preferisce affidarsi alla burocrazia.
E allora dopo la Cavallerizza dobbiamo aspettarci altri crolli per abbandono. A partire dalla Caserma Giorgi.
Gruppo Consiliare MoVimento 5 Stelle Novi Ligure
26 gennaio 2015