Filippo Marchesotti, 27 anni, non si è fatto problemi, quando nel cuore della notte è stato svegliato da due ladri, forse italiani, che sono entrati in casa sua ed hanno rubato oggetti d’oro per diverse migliaia di euro: il ragazzo ha preso una sedia e si è scagliato contro il ladro armato di bastone e lo ha messo in fuga.
E’ accaduto a Castellar Guidobono, nell’abitazione di Adriano Marchesotti, titolare, insieme alla moglie, della macelleria in via Gianluigi Montebruno.
Sono le quattro di martedì mattina e la famiglia, padre, madre e appunto Filippo Marchesotti, stanno tutti dormendo, quando all’improvviso il cane che dorme nel giardino si mette ad abbaiare.
I latrati sono talmente forti che Filippo si sveglia e con somma sorpresa si trova davanti a sé due ladri, uno dei quali armato di bastone.
Il ragazzo che è piuttosto atletico ed ama fare sport non si lascia impressionare: prende una sedia e si avventa contro il ladro con bastone e gli intima di andarsene.
Il complice, intanto, visibilmente impaurito, in perfetto italiano, suggerisce al bandito di allontanarsi: “dai andiamocene” dice quasi sottovoce.
Il ladro armato di bastone tentenna, ma Filippo insiste, si avvicina con la sedia e i due si scambiano qualche colpo.
Il ladri visibilmente colpiti dalla fermezza del giovane si danno alla fuga, scappando dalla porta finestra che avevano forzato per entrare in casa. Filippo non demorde e li insegue in giardino, in pigiama e a piedi nudi nel freddo della notte.
Riesce a raggiungere il bandito col bastone e tra i due nasce una colluttazione: il giovane colpisce con la sedia il rapinatore che alla fine si allontana.
Nel frattempo si svegliano i genitori ma quando arrivano sul posto riescono solo a vedere il figlio che si getta all’inseguimento dei ladri.
Tutto è durato lo spazio di pochi secondi, forse un minuto, ma l’atto di coraggio del giovane non è riuscito ad impedire il furto.
Quando arrivano i carabinieri e viene fatto il controllo di ciò che manca, la famiglia si accorge che è stato rubato un orologio d’oro e alcuni gioielli per un valore di diverse migliaia di euro.
Nel frattempo i carabinieri, dopo aver raccolto la testimonianza del giovane lo invitano a recarsi in ospedale per un controllo: nella colluttazione infatti, Filippo ha ricevuto alcune bastonate dal rapinatore che lasceranno alcuni lividi guaribili in pochi giorni.
La tempra del giovane però è forte, ed infatti, uno volta dimesso dall’ospedale, Filippo raggiunge i genitori in negozio dove rimarrà lì ad aiutarli per gran parte della giornata fino a quando non arriveranno le prime logiche conseguenze provocate dal freddo della notte: voce bassa, raffreddamento, un po’ di costipazione. Filippo, infatti, è uscito a piedi nudi e in pigiama fuori al freddo, con la temperatura sottozero.
La mamma è preoccupata, non tanto per il possibile raffreddore, ma per quello che sarebbe potuto succedere: “a mente fredda – dice – non posso fare a meno di pensare il rischio che ha corso mio figlio. E’ stato un atto di grande coraggio, è vero – dice la mamma di Filippo – ma se i ladri avessero avuto un coltello, o una pistola? Cosa sarebbe accaduto? La vita di un figlio non ha prezzo.”
Purtroppo non siamo riusciti a parlare con Filippo che era a letto e stava ancora dormendo, ma il racconto della madre è stato così esaustivo che non ce la siamo sentita di far ricordare al giovane un episodio triste che lascerà per sempre il segno nella sua vita, ma se vorrà siamo disponibili a pubblicare un suo commento.
Ritornando alla cronaca della grave rapina i carabinieri hanno fatto intervenire la polizia scientifica per cercare alcune tracce dei banditi, trovare un indizio che possa risalire a loro. Purtroppo la testimonianza del giovane non potrà produrre risultati: era buio, inoltre, a quanto pare, i due banditi avevano il volto coperto.
31 dicembre 2014