Gli anni di mezzo, al 1900, sono caratterizzati da una doppia linea di profumi: Capriccio e Etrusco, la cui fragranza è indicata specificatamente per signora e uomo.
L’essenza è prodotta dalla Profumeria Gandini, la cui sede è stata in Alessandria: una forma di prestigio per questa nostra silente terra, compresa fra Tanaro e Bormida, la quale, fino a questo momento, ha solo conosciuto morti e guerre.
La pubblicità, dei prodotti, avviene attraverso la radio o, tramite i giornali, i quali, con i cartelloni pubblicitari, sono gli unici veicoli per smuovere i compratori, di questo secondo dopoguerra.
L’azienda è sorta quando Alessandria ha un’economia basata essenzialmente sul lavoro dei campi; in parte è trainata dagli abili artigiani; mentre, il settore terziario, vive quasi esclusivamente in virtù dei presidi militari, presenti in città, fonte di guadagno, per non poche famiglie.
Il benessere, fra gli abitanti, è abbastanza sentito, la popolazione più in è alla ricerca dei beni voluttuari; le abitazioni di nuova costruzione prevedono un bagno o, almeno un locale doccia; queste, ed altre piccole esigenze, hanno invogliato il nostro concittadino Alessandro ad offrire i prodotti per l’igiene della persona, meglio se profumati.
L’azienda, sorta nel 1896, è avviata alla ricerca delle migliori materie prime esistenti in natura, per trasformarle in prodotti riservati alla toeletta intima, comprendenti una varietà tale da soddisfare le necessità degli acquirenti più esigenti.
L’affermazione sul mercato al dettaglio di questa specifica produzione, il successo dovuto alle richieste commerciali, l’espansione dei punti di vendita, invogliano i responsabili a pubblicizzare i prodotti.
E’ giunto il momento di impostare una denominazione alla Ditta, divenendo, nel corso del tempo, Gandini Profumi di Silvio Gandini & C.
Il marchio è ora conosciuto, inconfondibile, sinonimo di serietà professionale: è una garanzia nel settore, riservato ai prodotti di bellezza.
Le trattative, sotto un’insegna di così alto prestigio, non mancano, i dettaglianti, sparsi per la Penisola, e non solo su di essa, si accaparrano le merci uscite dallo stabilimento alessandrino.
L’Azienda, oggi, purtroppo ha cessato di produrre. Ha lasciato nell’imprenditoria cittadina un vuoto difficile da colmare, un’impronta incancellabile per la nostra storia economica. Resta il ricordo amaro di un momento felicemente rigoglioso.
E’ sempre un rammarico profondo dover descrivere di aziende non più affacciate al nostro mondo imprenditoriale: è una pagina aperta, poi voltata; andata perduta, non più recuperabile nei tempi futuri.
Franco Montaldo
23 dicembre 2014