In un anno scandito dalla crisi è difficile parlare di festività e regali.
Coldiretti Alessandria, per questo motivo, ha deciso che quest’anno gli auguri avranno per tutti il sapore della solidarietà.
Un gesto dettato dalla necessità di andare incontro alle esigenze sempre più impellenti delle diverse realtà che si dedicano ad aiutare gli altri, per sostenere in modo concreto e diretto chi si occupa tutti i giorni di coloro che cercano conforto.
“Le buone azioni hanno un buon sapore”: forte di questo slogan, Coldiretti Alessandria ha donato 80 chili di “Pasta della Bontà” al Ristoro Francescano di via Gramsci ad Alessandria gestito interamente da volontari, aperto 365 giorni l’anno, in grado di offrire non solo un piatto di minestra ma anche una parola di conforto.
Una pasta “buona due volte” perché il corrispondente valore è stato devoluto alla Lega del Filo d’Oro che da anni è impegnata nell’assistenza e nella riabilitazione di bambini, giovani e adulti sordo-ciechi e pluriminorati psicosensoriali.
Ma non solo.
“Fare del bene fa bene e quest’anno abbiamo provato a fare ancora un po’ di più per aiutare chi ha bisogno sostenendo anche il banco alimentare Caritas della Parrocchia di San Michele. Purtroppo gli indigenti, quelli che non hanno neanche da mangiare, sono in costante aumento e in questo momento di terribile difficoltà il “pacco cibo” è un aiuto indispensabile all’economia di tante famiglie – hanno affermato il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone Moroni -. Essere solidali con questa iniziativa significa essere a fianco di chi si occupa del prossimo, dare conforto a chi ne ha bisogno, cercare di ovviare alle carenze delle istituzioni. Significa anche arricchimento personale per chi lo fa”.
Da sempre, quando la solidarietà chiama Coldiretti risponde, in prima linea, per portare il proprio sostegno ovunque serva e per continuare a far crescere il territorio.
“Il Ristoro Francescano, il Banco alimentare della Caritas della Parrocchia di San Michele, esempi di riferimento importante, per questo motivo è stato scelto di devolvere proprio a loro il “Natale che vogliamo”, quello vero, fatto di gesti semplici ma concreti – hanno concluso Paravidino e Moroni -. Realtà silenziose e importanti per il nostro territorio simbolo forte di quell’aiuto agli ultimi che è l’essenza stessa della missione cristiana. Questo è il Natale che noi di Coldiretti abbiamo scelto e che vorremmo condividere con tutti voi.”
23 dicembre 2014