Sono stato multato per lavaggio strade, nella via dove abito, in quanto l’unico posto da disabile era occupato da un’auto senza permesso. Ho così chiesto l’intervento dei vigili. Risposero che avevano le pattuglie impegnate e che non appena se ne fosse liberata una l’avrebbero inviata.
Nel contempo li informavo che, non essendoci altro posto, avrei lasciato l’auto sulla strada (telefonate tutte salvate in memoria).
Premetto che erano circa le 22,30 di una domenica e tornavo con la famiglia da una visita a parenti. Essendo io disabile con due figli piccoli andai a casa. Il giorno dopo:..multa.
Il giorno seguente mi recai al comando dei vigili. Rendendosi conto della mia disabilità, mi dissero che probabilmente il loro collega era stanco, data l’ora riportata sul verbale, e che di solito non fanno multe ai disabili per pulizia strade, quando gli stalli sono tutti occupati; quindi di fare ricorso al prefetto che senz’altro me l’avrebbe annullata (secondo l’agente, aggiungo io!).
Ricorso al prefetto:
Egli rigetta il ricorso perché il vigile che mi ha contestato il verbale ha dichiarato che non avevo il permesso esposto.
Prima considerazione: il mio permesso è sempre esposto, e chi mi conosce lo sa.
Seconda considerazione: In sede di ricorso ho allegato numero del permesso in essere, se il vigile fosse stato in buona fede, avrebbe potuto dire di non averlo visto, ma, ammesso che non fosse stato esposto, perché questo accanirsi, dopo che avevo comunque dimostrato di esserne in possesso?
Ho seguito il consiglio dell’ufficio contravvenzioni: ho fatto ricorso e ora devo pagare 100 euro a fronte dei 30 iniziali. Ho subito un ingiustizia e mi sento preso in giro dalle istituzioni e voglio rendere pubblica la cosa il più possibile, non mi piace che ci trattino da sudditi.
Cordiali saluti.
Massimo Sacchi
27 novembre 2014
Con ritardo e soltanto dopo che abbiamo pubblicato la lettera, Massimo Sacchi ci ha comunicato che risiede ad Alessandria. Nella lettera non lo aveva specificato.