Con una nota diffusa nel primo pomeriggio di mercoledì, l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta, conferma quanto da noi annunciato nei giorni scorsi e cioè che l’ospedale di Tortona rimarrà solo con 5 reparti.
Saitta, nella sua dichiarazione ufficiale cerca poi di placare le proteste della popolazione affermando che i cinque reparti indicati cioè Pronto soccorso h24, medicina generale, chirurgia, ortopedia, traumatologia, radiologia e laboratorio analisi (ma a Tortona è stato tolto perché trasferito a Novi), sono solo le specialità minime che ogni ospedale deve avere e che altre saranno assegnate in base ai bacini di utenza, ma non indica quali e visto che Tortona dipenderà da Alessandria è facile prevedere che verrà fagocitata dall’ospedale principale.
Di seguito, comunque le dichiarazioni dell’assessore.
“La delibera approvata – dice Saitta – assegna le discipline ospedaliere necessarie e fondamentali per qualificare un ospedale come hub-Dea II livello, come spoke-Dea I livello e come ospedale di base con Pronto Soccorso (Tortona – ndr) e le tabelle degli allegati elencano quali specialità ospedaliere ciascuna struttura deve avere obbligatoriamente. Altre specialità non connesse all’emergenza/urgenza saranno poi assegnate in base ai bacini di utenza, ai volumi delle prestazioni, alla complessità tecnologica e alle professionalità esistenti e che saranno oggetto di una valutazione successiva e di confronto all’interno delle assemblee dei sindaci e con le popolazioni. Gli ospedali di base non saranno residuali o marginali, ma svolgeranno un ‘ruolo fondamentale a salvaguardia del territorio, per dare un’efficace risposta alla domanda di salute’,in particolare nelle zone a bassa densità abitativa, e avranno obbligatoriamente Pronto soccorso h24, medicina generale, chirurgia, ortopedia, traumatologia, radiologia, laboratorio analisi, alcuni posti letto di terapia intensiva, più altre discipline che potranno essere assegnate”.
Saitta, anche se in politichese, dichiara che sulla Sanità è lui a comandare: “Respingo il giudizio di continuità con il passato – conclude l’assessore – adesso è l’assessorato a governare anche la programmazione della sanità accreditata e privata”.
26 novembre 2014