Non ce ne vogliamo i membri del Comitato “Uniti per Tortona” né quelli del Movimento Cinque stelle; tutti probabilmente sono in buona fede, ma quando vediamo una lodevole iniziativa a favore della città vanificata dall’egocentrismo personale di voler apparire a tutti i costi, non possiamo restare zitti.
Ci riferiamo alle firme in difesa dell’ospedale di Tortona che sono state raccolte anche in un banchetto al mercato.
Chi decide di mettersi in gioco e ingaggiare battaglie importanti come quella per la difesa dell’ospedale di Tortona dovrebbe avere un minimo di esperienza e se non ce l’ha dovrebbe avere l’umiltà di chiedere consiglio a persone sicuramente più capaci ed esperte, perché altrimenti si rischia di fare più danni che guadagni.
Ogni persona che decide di costituire un Comitato civico in grado di rappresentare la gente, infatti, sa bene che la prima prerogativa è quella di non legarsi a nessun partito politico, nessun ente o esponente che in qualche modo possa “etichettare” il Comitato stesso.
La scelta di “Uniti per Tortona” di farsi aiutare dai Cinque stelle è un autogol clamoroso, perché il Comitato viene così politicizzato da un Movimento e va in una precisa direzione che non è più quella di essere apolitico e apartitico.
Questo non significa che un Comitato debba per forza agire da solo e rifiutare l’aiuto di chi glielo offre, ma se i grillini credevano nell’iniziativa e volevano aiutare a tutti i costi il Comitato a raccogliere firme, potevano farlo senza apparire, farlo come singoli cittadini e basta.
Invece, quella di mettere un banchetto al mercato con lo stemma del Movimento Cinque stelle e raccogliere firme a favore del Comitato Uniti per Tortona, dà al Comitato una connotazione ben precisa: Uniti per Tortona, agli occhi di tutti (e degli avversari politici) non è più espressione della città e della gente, ma si lega un preciso Movimento politico come quello di Beppe Grillo.
Il Comitato perde improvvisamente di credibilità e rappresentatività e questa potrebbe essere un’arma usata da Chiamparino, dalla Regione o da chiunque altro.
Se i membri del Comitato avessero avuto un minimo di esperienza o avessero chiesto a persone più capaci, mai avrebbero accettato un aiuto in questi termini.
Inoltre è una scorrettezza nei confronti delle persone che finora hanno firmato la petizione in difesa dell’ospedale e che all’improvviso, in qualche modo, sono coinvolti in un’iniziativa dei 5 stelle.
Di sicuro, infatti, visto l’esito delle recenti elezioni comunali. la stragrande maggioranza di chi si è esposta in prima persona mettendo la propria firma, non fa parte dei 5 stelle e no n sarà contenta di questo apparentamento tra Comitato e Grillini.
23 novembre 2014