I Carabinieri della Stazione di Solero hanno denunciato per procurato allarme e simulazione di reato un cittadino italiano di 39 anni e per inosservanza del divieto di ritorno un cittadino italiano e una cittadina albanese rispettivamente di 50 e 33 anni, tutti e tre pregiudicati.
La pattuglia, nel corso di un servizio in città, il pomeriggio di lunedì 10 novembre veniva inviata nel quartiere Cristo di Alessandria perché un uomo aveva chiamato più volte al 112 e aveva riferito che, dopo avere consumato un rapporto sessuale con una prostituta, era stato derubato da quest’ultima di un tablet e della somma di 20 euro.
L’uomo riferiva che la donna era salita su un’auto e indicava all’operatore della centrale operativa la posizione, mentre la pattuglia dell’Arma interveniva rapidamente per raggiungere l’auto in fuga e bloccarla.
I militari fermavano l’auto a Spinetta Marengo sulla SS 35 bis dei Giovi e identificavano gli occupanti, mentre successivamente identificavano anche il richiedente l’intervento, ricostruendo l’intera vicenda che non è risultata poi come era stata segnalata al telefono. Infatti, sul posto il richiedente riferiva agli operanti nuovamente del furto del tablet e dei 20 euro e, a seguito di tali dichiarazioni, i militari perquisivano l’uomo che accompagnava la donna albanese e il suo veicolo senza trovare niente.
Solo a quel punto il richiedente l’intervento decideva di raccontare la verità e dichiarava di aver riferito falsamente del furto del tablet per riaverlo indietro nonostante lo avesse regalato alla donna alcuni giorni prima. A quel punto, viste la falsa denuncia resa oralmente dall’uomo, lo stesso veniva denunciato per la simulazione del reato di furto e per procurato allarme perché, annunciando un fatto inesistente, aveva indebitamente richiesto l’intervento dell’Autorità.
Inoltre, da un controllo dell’altro cittadino italiano e della donna albanese si accertava che entrambi erano colpiti da un divieto di ritorno nel comune di Alessandria per 3 anni emesso dal Questore di Alessandria e pertanto, avendo violato tale misura di prevenzione, venivano denunciati all’Autorità Giudiziaria.
12 novembre 2014