Caro Direttore,
“Hanno iniziato a ridimensionare l’Ospedale già da tempo”. Con queste parole il Sindaco Bardone riassume l’impotenza della classe politica di fronte alla condanna a morte del nostro nosocomio.
Così la vedo io. Si tratta di impotenza, non di incapacità.
Lungi da me l’idea di voler difendere il Sindaco Bardone o il suo predecessore Berutti: pur avendo votato sia l’uno (alle recenti Comunali) che l’altro (al turno precedente), posso dire che oggi non rivoterei né per l’uno né l’altro.
La questione, a mio avviso, non è riconducibile, peraltro, su chi indossi la fascia tricolore a Tortona, o su chi sieda in Regione. Con Berutti (PDL) era governatore Cota, espressione del centro destra, e mentre per il “nostro” ospedale iniziava il canto del cigno, a Novi Ligure era sindaco un “innocuo” Robbiano (PD); ora, con Bardone Sindaco a Tortona al timone del Piemonte vi è Chiamparino del PD, con un governo centrale, a Roma, addirittura di Renzi.
Sulla carta, eravamo avvantaggiati su Novi Ligure ai tempi di Berutti; per altre motivazioni lo saremmo ancor di più ora, sotto Bardone.
Invece no. Non lo siamo, e stiamo concretamente per perdere il nostro ospedale, a tutto vantaggio di Novi Ligure. Perché?
Forse quando qualcuno indicava la luna, ci siamo lasciati distrarre per guardare il dito?
Proviamo a pensare, per un attimo, a chi deteneva un forte potere prima, durante e magari anche dopo….
I Sindaci cambiano, i governatori si avvicendano, gli orientamenti politici si alternano, in Regione come a Roma.
Da noi, invece, nel nostro piccolo esiste , invece, un “highlander”, qualcuno che, a quanto pare, sembra rappresentare l’ultimo potere veramente forte. I suoi sodali di un tempo sono tutti caduti, ma lui no; rimane, saldamente, in sella. Ed ha sempre più potere.
Come mai nessuno ha mai pensato di rivolgersi a lui?
Proprio a lui, Fabrizio Palenzona, che nella metà degli anni ’80, giovanissimo, venne eletto sindaco della città, in quota Dc, e formò una delle prime giunte in coalizione con il Pci. Da sempre grande mediatore, peraltro vicino al PD, chi meglio di lui detiene le abilità di spostare equilibri, orientare decisioni, indicare, se non addirittura creare, soluzioni alternative?
Con la capacità, innata, di danzare tra i fragili cristalli, forse riuscirebbe non solo a salvare capra e cavoli, cioè l’ospedale di Novi Ligure e quello di Torotna, visto che lui abita a metà strada, ma anche a spuntare dei vantaggi aggiuntivi per entrambi gli ospedali.
Pura utopia? Possibile, ma…. In fondo, cosa abbiamo, ancora, da perdere?
Caro Fabrizio Palenzona, se non lo fanno loro, te lo domando io: salva il nostro Ospedale. In fondo è un po’ anche il tuo, o no?
Lettera Firmata
10 novembre 2014