In occasione della Giornata Mondiale contro l’osteoporosi, l’Azienda Ospedaliera di Alessandria aderisce nuovamente alle iniziative promosse dall’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da) che organizza per il quinto anno consecutivo, con il patrocinio della Società Italiana di Reumatologia e la Società Italiana di Endocrinologia, un H-Open Day, insieme a oltre 70 ospedali premiati con i Bollini Rosa, impegnati a sensibilizzare le donne italiane su una malattia che si previene e si risolve, non solo grazie a un sano stile di vita e a una dieta corretta, ma anche con un’adeguata informazione.
In particolare, sabato 25 ottobre presso il Salone di Rappresentanza dalle ore 10 alle 12 i Medici della Reumatologia saranno disponibili per un Incontro aperto alla popolazione sull’Osteoporosi: verranno discussi i problemi della corretta diagnosi e della terapia.
Per le pazienti che si presenteranno con una MOC DEXA eseguita negli ultimi due anni verrà anche calcolato l’algoritmo per predire il rischio di frattura su base osteoporotica.
Spiega il dr. Pier Andrea Rocchetta, responsabile della Reumatologia: “Il termine osteoporosi indica una situazione patologica dello scheletro nella quale si ha una ridotta resistenza dell’osso che va quindi incontro a frattura senza causa efficiente. La riduzione della resistenza è il risultato di due eventi: uno legato ad una diminuzione della quantità di tessuto osseo per unità di volume, l’altro secondario ad una alterazione della qualità del tessuto osseo. Dal 2000 ad oggi le fratture da fragilità ossea ed in particolare quelle del collo femorale e delle vertebre sono in costante aumento con una incidenza che aumenta con l’età fino ad interessare la maggior parte della popolazione oltre l’ottava decade di età. L’impatto socio-economico è tanto importante da indurre i responsabili della Sanità di molti paesi ad intervenire con campagne di informazione con lo scopo di sensibilizzare la classe medica e la popolazione in generale. Credo sia utile ribadire come l’evento fratturativo sia l’unica manifestazione clinica della malattia osteoporotica; compito preminente della classe medica è quindi quello di diagnosticare le persone a rischio di frattura su base osteoporotica attuando un trattamento finalizzato alla prevenzione di tale evento. La terapia può essere di natura farmacologica e comportamentale; al secondo gruppo appartengono stili di vita corretti come una alimentazione ricca di calcio ed un’adeguata attività fisica associati, soprattutto nella popolazione più anziana, ad interventi che riducano il rischio di caduta: adeguata illuminazione nell’ambiente domestico, evitare tappeti e pavimenti scivolosi o oggetti di arredo di piccole dimensioni che possano costituire un ostacolo mal percepito, senza dimenticare il ruolo favorente che possono assumere malattie concomitanti e farmaci osteopenizzanti. La terapia farmacologica assume aspetti importanti sia nella prevenzione delle fratture sia dopo un evento fratturativo riducendo in maniera ormai accertata il rischio di una ulteriore frattura”
Grazie alla Centrale del Latte di Alessandria, al termine dell’incontro sarà possibile un breve aperitivo a base di formaggi.
24 ottobre 2014