Anche l’AVO (Associazione Volontari Ospedalieri) di Casale Monferrato parteciperà, sabato 25 ottobre, alla Giornata Nazionale del Volontariato Ospedaliero.
AVO opera con propri volontari negli ospedali, nelle residenze assistenziali sanitarie e nelle case di riposo; è giusto che chi si dedica con tanto trasporto a questi generosi compiti accresca il proprio senso di appartenenza, così come, d’altra parte, è necessario far conoscere il volto di coloro che regalano con un sorriso un po’ del proprio tempo a chi vive in solitudine in una casa di riposo oppure si trova in un letto di ospedale a lottare con la malattia.
Sono 246 le Associazioni AVO, 27.000 i volontari, 3.000.000 ore di servizio prestate, 550 le strutture che parteciperanno ai vari eventi in programma nelle piazze delle principali città d’Italia. E l’AVO di Casale Monferrato, che opera dal 1980 all’interno dell’Ospedale Santo Spirito, sulla base di un’apposita convenzione stipulata con l’Azienda Sanitaria, sarà tra queste associazioni.
Gli oltre 80 volontari casalesi prestano servizio in cinque reparti, assicurando una presenza annua complessiva di circa 6.000 ore, caratterizzata da una forte motivazione personale, un’adeguata preparazione e l’assoluta gratuità delle prestazioni.
L’AVO di Casale, in collaborazione con Federavo che ha promosso l’evento, allestirà sabato 25 ottobre i punti informativi sull’Associazione e sulle attività svolte in favore degli ammalati in Piazza Mazzini e all’ingresso dell’Ospedale Santo Spirito, dove, oltre al materiale illustrativo, saranno distribuiti gratuitamente ai familiari sacchettini di riso con la scritta “Sor…riso dell’AVO”; il gesto rappresenta simbolicamente la risposta solidale dell’Associazione alla domanda di aiuto materiale e sostegno morale di chi si trova nel bisogno. La Giornata è organizzata con il patrocinio della Regione Piemonte e del Comune di Casale, in collaborazione con il CSVA.
Lo scopo dell’evento è quello di trasmettere ai cittadini il senso della presenza dell’AVO, attraverso il contatto diretto con i volontari che quotidianamente si recano nei reparti per prestare i propri servizi agli ammalati; inoltre conoscere queste attività, oltre a sensibilizzare l’opinione pubblica, può suscitare il desiderio di nuove adesioni all’Associazione.
24 ottobre 2014