Ha tentato di uccidersi per amore, ma è stato prima salvato dai carabinieri che hanno fatto intervenire la sua ex, ma poi, a distanza di due settimane lo hanno denunciato per interruzione di Pubblico Servizio. Protagonista dell’episodio un uomo di 33 anni che il 5 ottobre scorso, aveva telefonato al 112 minacciando il suicidio dopo essersi posizionato oltre la barriera di protezione del ponte sul fiume Po alla periferia di Valenza in località Coda di Lupo.
I carabinieri avevano fatto di tutto per evitare che si gettasse dal ponte, ma adesso non hanno potuto far altro che denunciarlo. All’arrivo delle pattuglie dei Carabinieri e del personale sanitario del 118, infatti, l’uomo si era messo ad urlare affermando che se qualcuno fosse sceso dai mezzi e si fosse avvicinato a lui si sarebbe gettato nel fiume.
Tutto questo intanto creava problemi per la circolazione stradale con uno spiegamento di uomini e mezzi decisamente notevole. Nessuno dei carabinieri era sceso dall’auto, ma uno dei militari era riuscito a parlare con l’uomo che spiegava di essere stato lasciato da una donna di Valenza e che non si sarebbe mosso dalla sua precaria posizione se non avesse prima parlato con lei.
La donna contattata dai carabinieri e portata sul posto era riuscita a convincere il 33 enne dal desistere dal suicidarsi.
Solo a quel punto i carabinieri sono intervenuti ed hanno preso in custodia l’uomo che è stato trasportato in ospedale per il Trattamento sanitario Obbligatorio (Tso). Secondo i carabinieri però la condotta dell’uomo aveva creato intralcio alla normale attività istituzionale sia perché impediva, sotto la minaccia di gettarsi, a chiunque di operare nello svolgimento dei propri compiti sia perché si creava un problema alla circolazione stradale che non riusciva ad essere gestito correttamente, di qui la denuncia.
20 ottobre 2014