I militari della Stazione di Solero hanno denunciato due cittadini bulgari, marito e moglie di 28 e 26 anni per falsità materiale commessa da privato, uso di atto falso, ricettazione e, uno solo dei due, per guida senza patente. Fermati e controllati a bordo di una Fiat Punto lungo la Strada provinciale 10, veniva subito accertato che l’uomo guidava sebbene fosse sprovvisto della patente.
Inoltre, l’auto risultava ancora immatricolata in Italia anche se dotata di targhe bulgare, risultate poi appartenenti ad una Rover 400 che dovrebbe circolare in Bulgaria. Dagli accertamenti emergeva che la carta di circolazione e l’assicurazione del veicolo erano contraffatte perché create fotocopiando e modificando i documenti della Rover 400 con i dati della Punto.
Da una ispezione del telaio del mezzo veniva appurato che la parte anteriore del veicolo era riportato un altro numero di telaio rispetto a quello originale. Inoltre, l’auto condotta dal bulgaro risulta ancora immatricolata in Italia a nome di un uomo pluripregiudicato residente in un’altra regione. Pertanto, il veicolo veniva sequestrato e affidato al custode giudiziale. Venivano sequestrati anche due tagliandi assicurativi contraffatti, la carta di circolazione contraffatta e le due precedenti targhe italiane che i due portavano ancora al seguito occultate all’interno del mezzo. Inoltre, veniva elevata una pesante sanzione amministrativa perché l’auto risultava sprovvista di copertura assicurativa. I due venivano denunciati all’Autorità Giudiziaria per i numerosi reati commessi.
I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria hanno denunciato per truffa un cittadino italiano di 48 anni. La mattina dell’8 ottobre una gazzella veniva inviata in un pub della città perché era lì presente del personale dell’Enel che stava accertando un probabile furto di energia elettrica. Sul posto veniva identificato il titolare del locale che è anche titolare dell’utenza Enel e da un’ispezione del contatore veniva rinvenuto un grosso magnete celato sotto un coperchio di plastica. Veniva così accertato che il consumo registrato subiva una diminuzione del 70% circa, con un danno all’ente erogatore abbastanza rilevante ma non ancora precisamente calcolato. A quel punto, accertato il reato di truffa, il magnete e il coperchio utilizzato per nasconderlo venivano sequestrati e l’uomo veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria.
19 ottobre 2014