La fibrillazione atriale è un disturbo del cuore molto comune, che può avere complicazioni potenzialmente pericolose e portare a disturbi cardiaci e ictus: in Italia l’ictus è la terza causa di morte, dopo le malattie ischemiche del cuore e le neoplasie; causa il 10-12% di tutti i decessi per anno e rappresenta la prima causa di invalidità.
Fino a pochi mesi fa i pazienti con diagnosi di fibrillazione atriale, trombosi venosa profonda ed embolia polmonare assumevano terapie antitrombotiche tradizionali con necessità di effettuare frequenti controlli di Laboratorio ed aggiustamenti posologici, presso Centri specialistici definiti come Centri antitrombosi, come quello presente presso la nostra Azienda.
Con l’introduzione dei nuovi farmaci anticoagulanti orali, l’Azienda Ospedaliera di Alessandria è stata tra le prime in Italia ad adottare un percorso ospedaliero per i pazienti che assumono questi nuovi farmaci, teso a garantire la loro sicurezza, con le indicazioni di prescrizioni prevista da AIFA e migliorare la qualità di vita e l’accesso alle cure.
“Il percorso – spiega la dr.ssa Laura Contino, referente del Centro Emostasi e Trombosi dell’Azienda Ospedaliera – coinvolge il nostro Centro, che ci vede impegnati come prescrittori della terapia e riferimento per i pazienti, che qui da noi si recano ogni tre mesi per le visite di controllo, secondo le indicazioni previste dalla Società Europea di Cardiologia. Coinvolge il Pronto Soccorso, la Cardiologia, riferimento naturale per i pazienti cardiopatici, Ambulatori specialistici, in particolare quello di aritmologia e le divisioni cliniche di degenza. I dati relativa ai pazienti ritenuti candidabili ad assumere i nuovi farmaci vengono inseriti in un software aziendale condiviso. Al momento della prescrizione di questi farmaci ai pazienti vengono fornite tutte le indicazioni per la nuova terapia, unitamente ad una “valigetta” contenente una serie di informazioni utili e il calendario per la terapia”.
8 ottobre 2014