Quella che che segue è una triste storia raccontata da Piero Rapetti, guardia zoofila dell’Enpa di Acqui Terme che è riuscito solo a salvare mamma ghiro e non i suoi piccoli.

Ve la proponiamo come l’uomo ce l’ha scritta.

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Sabato 13 settembre, in Acqui Terme nella frazione di Moirano, casualmente, come guidato da un presentimento, prima di depositare i miei rifiuti nei cassonetti predisposti vicino al Cimitero, controllavo il loro interno: sul fondo di un cassonetto semivuoto cinque piccoli di ghiro di pochi giorni di vita giacevano immobili affogati nella poca acqua presente. In un angolo, tra alcuni stracci, immobile, era presente la mamma ghiro.

Trovata una scatola, recuperavo l’animale infreddolito e terrorizzato che reagiva con un potente e doloroso morso ad un dito della mia mano. Ora il ghiro, riprese le forze con somministrazione di buon cibo, dopo alcune ore di osservazione per verificare che non fosse stato ferito o percosso, è tornato nel suo ambiente naturale, purtroppo senza i suoi piccoli per i quali aveva individuato una tana sicura in qualche fabbricato.

Come al solito, quando gli animali (l’orsa Daniza insegna) interferiscono nella nostra vita o entrano nelle nostre abitazioni, per loro è finita: nessuna pietà per i piccoli, per le mamme che li accudiscono. Quale soluzione migliore in questo caso che un bel cassonetto dei rifiuti? Problema risolto.

Piero Rapetti capo nucleo Guardie Zoofile ENPA



 16 settembre 2014

Un cucciolo di ghiro vivo in una mano. La'utore ci ha mandato nache la foto dei ghiri morti, ma francamente non ce la siamo sentita di pubblicarla, le immagini erano troppo forti

Un cucciolo di ghiro vivo in una mano. La’utore ci ha mandato anche la foto dei ghiri morti, ma francamente non ce la siamo sentita di pubblicarla, le immagini erano troppo forti