Dietro a tutto c’era lui: un tortonese di 53 anni, residente in città, già titolare di un’azienda di autotrasporto su strada, che decide di chiudere la propria ditta ed aprirne un’altra, ma non più a suo nome: chiama infatti un rumeno di 44 anni e lo mette a capo della nuova azienda.
Un “prestanome” che firma i documenti ufficiali ed agisce come se effettivamente fosse lui il padrone di tutto, ma in realtà, dietro c’era l’altro, il tortonese. E tutto per non dichiarare al Fisco ricavi per oltre un milione di euro.
Questo, secondo l’accusa, ciò che hanno scoperto i militari della Guardia di Finanza di Tortona al comando del maggiore Gianfranco Riviello, al termine di una non facile attività ispettiva nei confronti di un’azienda individuale, operante nel settore dell’autotrasporto su strada, il cui formale titolare, di origini rumene, è risultato “evasore totale”.
I finanzieri hanno appurato che l’impresa, che ha aperto l’attività 2011, non ha presentato, nel primo biennio, le previste dichiarazioni fiscali mentre ha omesso di indicare i ricavi nei registri contabili relativi al periodo 2013 e 2014.
Dalla documentazione rinvenuta presso la sede dell’azienda le Fiamme Gialle hanno appurato come l’azienda fosse effettivamente gestita dall’imprenditore tortonese di 53 anni già titolare di altra ditta similare poi chiusa.
Malgrado la mancata istituzione dei registri contabili, che ha reso ardua la ricostruzione della gestione aziendale e del reale volume d’affari, i finanzieri sono riusciti a reperire le fatture emesse dall’impresa e ad individuarne i clienti, riuscendo così quantificare in oltre un milione di euro i ricavi non denunciati, con un’Iva corrispondente, dovuta e non versata all’Erario, per oltre 210.000 euro.
I due amministratori dell’impresa, il rumeno di 44 anni che risultava quello ufficiale e il tortonese di 53 che lo era di fatto, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Alessandria.
11 settembre 2014