Un lavoro di 10 minuti: prendere un documento, fotocopiarlo ed inviarlo al Comune di Tortona. Di più: poiché con ogni probabilità il documento potrebbe essere in formato acrobat reader, sarebbe bastato un clic del mouse: un lavoro da un minuto.
Ma questo minuto, l’Asl non ha trovato il tempo di reperirlo e così, i 40 sindaci del tortonese che hanno chiesto all’Azienda Sanitaria di entrare in possesso del documento con cui si disponeva la chiusura del Punto nascite dell’ospedale di Tortona a favore di quello di Novi Ligure, sono rimasti – per ora – con un pugno di mosche.
Erano anche scesi in piazza dando vita ad un sit in davanti all’ospedale, macché niente, neppure questo ha smosso l’Asl.
La richiesta era stata avanzata per sapere, non solo le motivazioni che avevano portato a questa decisione che andava contro quanto suggerito in una relazione tecnica, ma anche quanti soldi pubblici erano stati spesi dall’Asl per mettere a norma il Punto nascite di Novi , sempre che i lavori fossero stati effettuati.
Era il 9 luglio quando i sindaci firmarono la richiesta ma ad un mese e mezzo di distanza dall’Asl non è ancora giunto nulla.
Così il sindaco Gianluca Bardone ha deciso di sollecitare la direzione dell’Azienda Sanitaria affinché i 40 sindaci entrino in possesso di un documento e possano comprendere quali reali ragioni hanno convinto l’Asl a prendere una decisione che a prima vista sembrava illogica perché il punto nascite di Novi aveva 6 parametri non a norma contro uno soltanto di Tortona.
Un documento indispensabile per il sindaco Gianluca Bardone e per i 40 sindaci del Tortonese che grazie a questo vorrebbero valutare l’ipotesi di ridiscutere la scelta del Punto nascite di Novi e cercare, invece di riportarlo a Tortona.
Senza documento, però non è possibile fare nulla, per cui ecco il nuovo sollecito all’Asl.
L’Asl risponderà finalmente ai sindaci? Si accettano scommesse.
26 agosto 2014