Cosa aspetta il Comune di Tortona a recuperare il milione di euro che, secondo il Ministero dell’Economia e delle Finanze, è stato indebitamente corrisposto ai dipendenti del Comune?
Non è che si cercherà di sottovalutare la questione facendola passare in secondo piano?
A quasi due mesi di distanza da quando è arrivata in municipio la relazione del Ministero, il Comune non sembra ancora aver avviato una procedura per accertare definitivamente se e quanti soldi devono restituire alle casse comunali i dipendenti. Perché non l’ha fatto? E se invece ha avviato a procedura, perché non ne ha dato notizia?
Sono alcune delle domande che numerosi tortonesi ci hanno rivolto tramite email o personalmente. Alcuni di loro ci hanno pure ricordato che, nel caso, sarebbero anche pronti ad effettuare un ricorso ai sensi dell’articolo 9 del Testo Unico degli enti locali (Tuel) che consente a ciascun elettore di far valere in giudizio le azioni e i ricorsi che spettano al comune.
Non crediamo sia questo il caso, perché siamo certi che il sindaco Gianluca Bardone farà di tutto per far rispettare le norme e pretendere fino all’ultimo centesimo i soldi che dovranno essere restituiti alle casse comunali.
E siamo certi lo farà, anche perché grazie a questi soldi cge verranno resituiti, forse le tasse locali potrebbero essere abbassate.
Le preoccupazioni dei lettori, tuttavia, sono così insistenti che abbiamo deciso di interpellare l’assessore al personale Vittoria Colacino, alla quale abbiamo chiesto a che punto è la situazione.
“Purtroppo – ci ha detto l’assessore – non ero in città quando c’è stata la conferenza stampa, tuttavia posso assicurare che abbiamo avviato tutte le verifiche del caso. Nei prossimi giorni incontrerò il sindaco Gianluca Bardone e potrò sicuramente essere più precisa e spiegare a che punto si trova la situazione.”
QUALCUNO CE L’HA CON OGGI CRONACA?
A quanto pare, quindi, il Comune si sta attivando per verificare l’entità dei soldi che, secondo il Ministero dell’economia e delle Finanze, gli oltre 170 dipendenti comunali dovrebbero restituire alle casse comunali perché indebitamente percepiti.
Soldi che ammonterebbero a quasi un milione di euro e che ovviamente saranno restituiti a rate da parte di chi ha percepiti indebitamente. In soldoni, sempre secondo il ministero, sarebbero 997 mila euro che suddivisi per 173 dipendenti farebbero una media di 5.763 euro a testa, anche se con ogni probabilità, ci sarà chi ha preso circa 9 mila euro e chi poco più di mille.
Ci hanno riferito che alcuni dipendenti comunali avrebbero il dente avvelenato contro Oggi Cronaca perché insieme a “la stampa” siamo stati l’unico giornale ad evidenziare la questione e siamo l’unico a tenere “accesa” la vicenda, ma non è certo colpa nostra se il Ministero ritiene che i dipendenti del Comune abbiano abusato dei premi, e non è certo colpa nostra se molti lettori hanno inveito contro i dipendenti del Comune.
D’altro canto un certo risentimento della gente è anche comprensibile: in una situazione di crisi come questa dove molte persone perdono il lavoro o non lo trovano e dove i dipendenti pubblici sono considerati dei privilegiati, sapere che avrebbero percepito indebitamente quasi un milione di euro sottratti alle casse comunali, fa rabbia.
E fa rabbia perché forse, a causa di questo errore, i tortonesi sono stati costretti a pagare le tasse al massimo.
Una reazione logica.
IL COMUNE DEVE ESSERE TRASPARENTE SULLA VICENDA
Crediamo che una risposta coerente e rispettosa nei confronti dei tortonesi che pagano le tasse al massimo sarebbe quella di ammettere – nel caso – l’errore e dichiararsi pronti a restituire l’eventuale maltolto alle casse comunali.
Questa Amministrazione comunale ha già dato prova di grande trasparenza, ci auguriamo continuerà a farlo anche in questa vicenda, informando periodicamente gli organi di informazione su come procede la vicenda.
Soltanto così, infatti, sarà possibile riconciliarsi con i tortonesi.
Lo esige l’onestà nei confronti di quei tortonesi che pur con tanti sacrifici hanno pagato le tasse comunali ai massimi livelli e continuano a credere che qualcosa, in Comune, sia cambiato veramente.
Angelo Bottiroli
24 agosto 2014