In Via Emilia nord, tra via Fratelli Pepe e via del Sacro Cuore, sorgerà un “Parco Archeologico” realizzato dalla Soprintendenza dei Beni Culturali e paesaggistici del Piemonte in collaborazione con il Comune di Tortona con la creazione di un percorso storico-archeologico attrezzato per la fruizione pubblica.
Il primo atto di questo lungo iter burocratico è stato avviato in questi giorni da parte della Stessa Soprintendenza con l’avvio del procedimento per la dichiarazione di interesse culturale e tutela archeologica che interessa le aree poste a ridosso della via Emilia dove alcuni fa vennero alla luce resti romani e medievali.
L’atto è stato inviato a cura della Soprintendenza ad un cinquantina di proprietari dei terreni interessati e di quelli confinanti, nonché appeso all’Albo pretorio del Comune.
Si tratta del documento con cui si informa del provvedimento di tutela della zona, nei confronti del quale i proprietari possono intervenire presentando memorie e documenti entro 80 giorni .
Il procedimento di concluderà entro 120 giorni, per cui prima della fine dell’anno tutta l’area che fiancheggia via Emilia nord sarà sotto tutela della Soprintendenza.
In allegato al provvedimento di tutela la Soprintendenza allega la relazione storico archeologica che giustifica l’atto i cui ritrovamenti iniziarono negli anni trenta del secolo scorso, ma una delle scoperte maggiori risale alla fine degli anni settanta e riguarda il ritrovamento di tre grosse tombe romane nell’ex fitteria che fecero addirittura “saltare” la costruzione di un palazzo, per poi proseguire negli anni recenti con la scoperta di resti dell’ospedale medioevale a pochi metri di distanza.
“Un gran numero di segnalazioni ritrovamenti ha interessato l’area nella periferia nord orientale di Tortona a cavallo dell’attuale via Emilia – scrive il Ministero nella relazione storico – archeologica allegata a giustificazione del provvedimento – compresa fra piazzale Porta Ticinese e l’incontro con la strada per Voghera. Qui c’era una delle necropoli tra il III e il II secolo prima della nascita di Cristo . L’area è principalmente caratterizzata dal tracciato dell’antica strada romana, la via Postumia, realizzata intorno al 148 a.C.”
Secondo la Soprintendenza le prime segnalazioni dell’esistenza di monumenti funerari di età romana posti lungo la via Postumia risalgono addirittura al XVII secolo.
La demolizione di alcuni manufatti a metà del XIX secolo hanno portato ad acquisire molti reperti: si tratta principalmente della collezione DI Negro-Carpani con materiale di tombe gote e longobarde conservate in vari musei, fra cui Alessandria e Genova.
Gli ultimi ritrovamenti hanno messo in evidenza la presenza dell’ospedale di santa Croce.
Sulla base di tutto questo la Soprintendenza ha ritenuto l’area di interesse archeologico ed ha deciso di tutelarla.
20 agosto 2014