A breve il posto di Polizia Ferroviaria di Tortona dovrebbe chiudere. La notizia è nota: l’organico è formato solo da 4 persone e il Ministero ha deciso di chiudere presidi che – a suo dire – sono poco utili.
Ma su cosa si basa la scelta del Ministero? La risposta potrebbe sembrare banale: statistiche e priorità.
Statistiche sull’attività svolta e da quando è arrivato il nuovo comandante Paolino Ambrosino, l’attività ha subito sicuramente un’impennata; priorità nel senso che se si riuscisse a dimostrare l’importanza di avere un presidio anche solo di giorno nei pressi della stazione di Tortona perché la zona è fortemente a rischio, ecco che forse il Ministero potrebbe cambiare idea.
Non lo diciamo noi come giornale ma è semplicemente la realtà dei fatti e basta chiedere agli addetti del settore per avere conferma.
Alla luce degli ultimi brillanti interventi della Polfer avvenuti nei pressi della stazione che riguardano l’arresto di un pericoloso rapinatore, del truffatore napoletano e del tortonese che molestava la ragazzina oltre a molti altri e della necessità di avere maggiore sicurezza perché non provare ad attivarsi per cercare di mantenere il posto di polizia ferroviaria?
Non ci risulta che l’ex sindaco Massimo Berutti abbia fatto un’azione forte in difesa del posto di Polizia Ferroviaria; perché non la fa questa Amministrazione comunale?
Perché non provare, con l’appoggio del comandante della Polfer tortonese e dei nuovi dati sull’attività che è oltremodo incrementata, scrivere al Ministero e far sentire la propria voce?
Perché non prendere una posizione ufficiale forte, non solo da parte del Comune ma anche dell’associazione pendolari e di tutti colo che hanno interesse a mantenere il posto di Polizia?
E’ mai possibile che con la grave richiesta di sicurezza che esiste, Tortona debba perdere il posto di Polizia ferroviaria senza fare nulla?
La data della chiusura, in fondo, non è stata ancora decisa……
15 agosto 2014