Tortonesi cornuti e mazziati: non solo una relazione tecnica attestava che il Punto nascite di Tortona surclassava quello di Novi Ligure avendo un solo parametro negativo contro i 6 dell’ospedale novese, non solo una donna incinta su 54 residente a Novi sceglieva di partorire a Tortona, adesso si scopre che l’ostetricia di dell’ospedale di Tortona era molto più virtuosa di quella di Novi Ligure.
Lo dicono i dati della regione Piemonte, che la nostra lettrice Annamaria Agosti, ha scovato sul sito regionale e che tutti possono consultare, perché come sempre noi pubblichiamo il link.
Prima di farvi la sconvolgente analisi della nostra lettrice, però, solleviamo un quesito: è mai possibile che malgrado tutti questi parametri (a cui si aggiunge anche il consistente contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona) il Punto nascite sia stato chiuso?
E davvero non si può fare più nulla?
Buona lettura
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Egregio Direttore,

secondo i dati diffusi dalla Regione Piemonte, (http://www.regione.piemonte.it/sanita/ep/ricoveri2010/tabelle_2010_3.htm) il punto nascite di Tortona era molto più virtuoso di quello di Novi Ligure, con giornate di degenza per parto (naturale o cesareo) inferiori all’ospedale novese.

Lo certificano i dati diffusi nel 2010 da Epidemiologia Regione nell’ambito delle pubblicazioni statistiche periodiche dei ricoveri ospedalieri, se pur in linguaggio “burocratese”, attraverso dei parametri definiti “indicatori”.
E a questo punto sorge spontanea una domanda: ma chi ha premiato le sorti del Punto Nascite di Novi Ligure, a discapito di quello di Tortona, avrà sicuramente stimato il rapporto costi-benefici di questa operazione, anche tenendo conto del fattore “costo per le giornate di degenza” all’interno dell’uno o dell’altro punto nascite?

Purtroppo, con le limitate facoltà di accesso ai dati di un privato cittadino, non ho visto traccia di queste analisi; e a questo punto mi chiedo: i politici che hanno preso questa decisione o coloro che l’hanno accettata senza fare nulla avranno certo visto queste analisi, o no?
Di certo non le hanno viste gli attuali sindaci del Tortonese visto che ne hanno chiesto conto, alla stessa Asl e a quanto pare sono ancora in attesa di ricevere la risposta, ma i precedenti?

Se l’intento di contenere la spesa sanitaria è orientato prevalentemente verso la riduzione del numero di posti letto, dei ricoveri e delle giornate di degenza, l’aspetto evidenziato dalla relazione Regionale non è di poco conto: minori giornate di degenza implicano una minore incidenza dei costi.
Ogni giorno di degenza, secondo le più recenti ed accurate stime, comporta per un’Asl una spesa di oltre 800 euro a paziente.
Allora, perché chiudere il punto nascite maggiormente “virtuoso” e potenziare invece quello che, a colpo d’occhio, presenta indicatori di costo presumibilmente più elevati?

Il fattore RR


Per comprendere gli indicatori della tabella, occorre definire innanzi tutto il significato del parametro che stiamo osservando. Il fattore RR esprime il rischio relativo di ospedalizzazione cioè il rapporto tra il tasso standardizzato delle giornate di ricovero di una ASL rispetto alla media Regionale. Questa misura esprime così l’eccesso o il difetto esistente tra l’area geografica in esame, e la regione, che viene convenzionalmente posta a valore 100. Valori superiori a 100 indicano quindi un supero, dei livelli regionali, un valore inferiore a 100, conseguentemente, una situazione migliore, rispetto alla regione. Valori più bassi delineano una migliore efficienza dell’assistenza sanitaria nel suo complesso.

tabella - L

Nella prima tabella, che riporta gli eventi di parto avvenuto normalmente, senza intervento chirurgico, il parametro RR per le ospedalizzazioni della intera ASL AL è pari a 88, fatto 100 quello della Regione Piemonte nella sua interezza, quindi con una ospedalizzazione più bassa rispetto a quella della intera regione. Tra i due distretti che saranno poi unificati nel 2013, Novi Ligure presenta un RR di ospedalizzazione pienamente allineato con i valori della intera ASL, mentre Tortona evidenzia un valore 75. Quindi, tra Novi e Tortona, in una ottica di contenimento dei costi, era ottimale la situazione di Tortona.
Aspetto confermato anche dal fattore RR calcolato sulle giornate di ricovero: Per la intera ASL AL il valore RR è di 89, Novi Ligure supera questo valore di un punto segnando 100, Tortona, invece, ha un RR per le giornate di ricovero pari a 75. Ancora una volta, Tortona è migliore di Novi Ligure, se vogliamo valutare un contenimento di costo.

Situazione ancora più evidente per i parti cesarei: l’intera ASL AL segna un valore d RR per l’ospedalizzazione pari a 100, come il valore Regionale. Novi Ligure in netto supero di questa media, con 112, Tortona, tra i due punti nascita, è la migliore con un minimo supero, di 103.
Il tasso sulle giornate di ricovero per i parti cesarei, 100 per l’intera ASL AL, è appena sotto la media per Novi Ligure (99), mentre Tortona, ancora una volta, è meglio di Novi Ligure con il suo 94.

 

CONCLUSIONI

A volte per cercare di capire qualcosa che risulta incomprensibile bisogna cambiare prospettiva: io, pur avendolo fatto tramite questa analisi, ancora non mi spiego perché sia stato chiuso il punto nascite di Tortona.
Ed ancora una volta mi domando: se nemmeno il criterio del contenimento dei costi riesce a giustificare la scelta di puntare su Novi Ligure anziché Tortona, su quali altri percorsi logici dovremmo avventurarci, per tentare – almeno – di comprendere la penalizzazione del punto nascite cittadino, in favore di un nosocomio che, dati Regionali alla mano, pare il più caro e costoso tra i due?
Qualcuno ha una risposta?

Annamaria Agosti

7 agosto 2014

ospedale - G