Ci avete mai fatto caso che al cinema non si vedono quasi mai gli anziani innamorati che si baciano come fossero ragazzini?
Generalmente i baci tra persone anziane sono sempre molto casti, come quelli tra fratello e sorella e anche il rapporto a due è profondamente diverso da quello pieno di passione dei giovani. Gli anziani al cinema, anche se innamorati non si vedono mai con trasporto, sempre come se fossero sul viale del tramonto. Abbracciati, con affetto, bene, ma quasi mai innamorati con passione e trasporto.
E sapete perché? La risposta è semplice: vedere due anziani che agiscono come ragazzini innamorati è grottesco, stona, sta male, suscita ironia ed ogni genere di commento; poi c’è il rischio di finire per essere puerili o peggio.
Per questo motivo è difficile girare scene del genere con attori di una certa età che preferiscono altri ruoli.
Non è il caso di Michael Douglas e Diane Keaton rispettivamente di 69 e 68 anni: due mostri sacri del cinema mondiale che si mettono in gioco girando questo genere di scene con tutti i rischi che ciò comporta e anche in questo caso, i due riescono a dare il meglio di se stessi e a rendere le scene credibili.
Questo a mio avviso è una delle particolarità di “Mai così vicini” un film dove la trama non è assolutamente nulla di che, ma che assume una particolare importanza proprio per la presenza di Michael Douglas e Diane Keaton che rendono facile ciò che è difficile e non hanno paura a recitare la parte degli innamorati fuori età, anche se non è affatto facile.
Un plauso quindi al regista Rob Reiner (Il presidente una storia d’amore, Codice d’onore eHarry ti presento Sally) ma anche ai due protagnisti.
Non ci stancheremo mai di ripeterlo che la scelta di vedere un bel film non può non essere influenzata da chi lo interpreta. Qualsiasi film anche con una trama scadenza può diventare un bel film se viene interpretato da attori di grande spessore.
E’ il caso di questo “Mai così vicini”.
Angelo Bottiroli
19 luglio 2014