Chiudere il Punto nascite dell’ospedale di Tortona è stata una decisione politica che di fatto è andata contro le conclusioni formulate da un’apposita commissione tecnica di esperti che aveva rilevato sei “deficienze” presenti nella struttura di Novi Ligure, contro una soltanto presente a Tortona.

I sindaci in coda per firmare il documento

I sindaci in coda per firmare il documento

Per questo motivo i sindaci dei 40 comuni del Tortonese hanno intenzione di aprire un Tavolo di confronto con la Regione Piemonte sul futuro dell’ospedale di Tortona. Un confronto, che potrebbe anche mettere in discussione lo spostamento del Punto nascite all’ospedale di Novi Ligure e chissà, magari farlo ritornare a Tortona.
L’iniziativa è stata presa dal sindaco Gianluca Bardone che mercoledì sera, in municipio ha convocato tutti i primi cittadini della zona sottoponendo loro, il documento tecnico redatto oltre un anno fa dall’Asl che rileva grossi problemi nel Punto nascite di Novi Ligure rispetto a quelle allora presenti a Tortona.
Un documento dove si auspica la creazione di un unico Punto nascite tra Tortona e Novi senza però mai indicare Novi come scelta prioritaria, anzi, l’analisi tecnica privilegia e di gran lunga, Tortona, eppure con una decisione politica inspiegabile è stato scelto Novi Ligure.
I sindaci adesso vogliono vederci chiaro e hanno firmato un documento in cui si chiede formalmente alla dirigenza dell’ASL di produrre il provvedimento con cui è stato deciso di scegliere Novi Ligure per realizzare il punto nascite dei due ospedali invece di Tortona.

Bardone parla ai sindaci

Bardone parla ai sindaci

“Vogliamo sapere le motivazioni che hanno portato a questa scelta – ha detto Gianluca Bardone – e per quale motivo è stata effettuata una scelta diversa rispetto a quella logica sulla base delle risultante del sopralluogo dei tecnici. Una scelta che, alla luce dei risultati, è stata fallimentare: il Punto nascite unico avrebbe dovuto essere utilizzato per circa mille parti all’anno, invece a Novi Ligure i parti al 30 giugno erano soltanto 312 dall’inizio dell’anno. Difficilmente si arriverà a 680 nascite.”
I sindaci vogliono sapere se a Novi sono stati fatti i lavori per superare le criticità a suo tempo rilevate e quanto sono costate.
“Inoltre – scrivono i sindaci in un documento che sarà inviato all’ Asl – si ritiene imprescindibile, da parte della dirigenza ASL AL, una relazione in merito al superamento dei punti critici evidenziati dalla Commissione nella struttura di Novi Ligure e di rendere nota la spesa di questi interventi strutturali e di dotazione attrezzature.”
Ma la situazione più grave che non crediamo sia stata risolta a causa dei costi elevati è la presenza delle sale operatorie non allo stesso piano: un grave handicap dell’ospedale di Novi Ligure che potrebbe veramente mettere a rischio la salute dei nascituri o delle madri in caso di emergenza o sopravvenute difficoltà.
I sindaci sono decisi a dare battaglia e stanno preparando anche una forte azione dimostrativa che dovrebbe essere messa in atto nelle prossime settimane.

10 luglio 2014

Una parte dei sindaci presenti alla riunione

Una parte dei sindaci presenti alla riunione