Non ce ne vogliano i diretti interessati, ma noi siamo un organo di informazione e come tale riportiamo quello che si dice in città, ma spesso anche gli umori e i malumori della gente o di una parte di essa.
Anche questi infatti, fanno parte della vita quotidiana e quindi della cronaca locale.
Le politica, oggi si focalizza sulla Commissione urbanistica del Comune di Tortona.
Tra gli addetti ai lavori, a quanto pare, sono in molti, ad augurarsi che la presidenza di questa importante commissione non venga a affidata ad un ingegnere, geometra, architetto o altro libero professionista che in qualche modo sia legato al mondo dell’urbanistica.
A prima vista sembrerebbe un paradosso ed è quello che abbiamo pensato anche noi, ma chi ci ha contattato ci ha fatto notare – giustamente – che la commissione urbanistica, malgrado il nome, non è chiamata ad esprimere un parere tecnico sulle opere che potrebbero essere realizzate a Tortona (per quello c’è la commissione edilizia) ma solo un parere politico, cioè di indirizzo e volontà di realizzare o meno un’opera in quel determinato luogo.
Per questo motivo l’essere ingegnere, geometra, architetto o altro libero professionista, non ha alcun valore.
L’appartenere ad una di quelle categorie, semmai – ci è stato fatto notare – potrebbe costituire un problema di trasparenza, mancanza di controllo o addirittura conflitto di interessi. Cosa succederebbe se al vaglio della Commissione dovesse arrivare un progetto dello studio di cui fa parte il professionista che presiede al Commissione o quello di uno studio amico?
E se arrivasse invece un progetto redatto da un professionista in concorrenza con lo studio del presidente della Commissione o “antipatico” al presidente stesso?
Con quale serenità, equità e correttezza il presidente potrebbe prendere una decisione in merito?
8 luglio 2014