La notizia è di oggi martedì 17 giugno 2014 ed è di quelle destinate a lasciare il segno anche da un punto di vista politico tanto che l’associazione Pendolari dell’Acquese nella persona del suo attivissimo presidente Alfio Zorzan ha già preso posizione in merito avallata immediatamente dal Consiglio direttivo dell’associazione acquese no profit LineaCultura presieduto dal giornalista Massimo Garbarino:
“Dopo le voci che si sono succedute per tutta la settimana – si legge in una nota ufficiale dell’Associazione pendolari dell’Acquese- .finalmente la Regione Liguria, nella persona dell’Assessore ai Trasporti Vesco, ha comunicato ufficialmente che la linea Acqui-Genova rimarrà chiusa per tutto il mese di agosto 2014 e non solo per le due settimane per il cantiere previsto da Trenitalia/RFI. Questa, ha detto l’Assessore Vesco, è stata una scelta politica perchè la Regione Liguria non ha il denaro sufficiente, circa 250 milioni di Euro, per coprire col servizio ferroviario le due settimane dal 16 al 31 agosto. Questa era una decisione già presa nell’inverno scorso quando si erano definiti gli ultimi tagli, la Regione aveva immaginato che, come per gli anni scorsi, il cantiere durasse un mese come negli anni scorsi”. Sempre dalla nota stampa dell’Assopendolari dell’Acquese si legge come “Con la Acqui-Genova interrotta con la rottura di carico ad Ovada (treno Acqui-Ovada e bus Acqui-Genova), la soppressione del treno del mare, l’oramai certa soppressione di tutti i collegamenti su gomma gestiti dall’ARFEA durante il prossimo mese di agosto, il non ancora chiaro destino sull’eventuale interruzione della linea Acqui-Asti, il territorio dell’acquese subirà una sorta di isolamento nel pieno della stagione turistica”:
Ed ancora: Auspichiamo che il nuovo Assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Francesco Balocco si incontri presto con il suo collega ligure per ristabilire un equilibrio ultimamente venuto a mancare che ha portato a tutti i tagli nei trasporti sovraregionali tra il Piemonte e la Liguria in modo che la ormai famosa parola “riprogrammazione degli orari” non stia solo a significare tagli ma anche potenziamenti”
Del problema sono stati sensibilizzati il sindaco Enrico Silvio Bertero di Acqui Terme così come il suo nuovo omologo di Ovada affinchè si inviti in tempi strettissimi la Regione Piemonte a far fronte comune sulla salvaguardia sulla più importante linea ferroviaria in termini di passeggeri e di collegamento logistico con il grande porto metropolitano capoluogo della Liguria tenuto conto che il servizio sostitutivo via bus ha già dimostrato più di una pecca nonostante l’impegno degli autistici.
17 giugno 2014