Giulio Carmassi

Giulio Carmassi

Domenica sera a Tortona non pioverà e l’aria fresca e senza zanzare consentirà agli amanti del jazz moderno (e non soltanto a loro) di godersi il concerto di uno dei mostri sacri della musica internazionale: Pat Metheny.

Dei cinque componenti del gruppo che saliranno sul palco per esibirsi davanti ad un pubblico che si preannuncia davvero molto numeroso, c’è il pisano Giulio Carmassi, unico italiano che suonerà pianoforte e tromba e canterà pure da solista.

Classe 1981, Giulio Carmassi si è formato tra Lucca, Pisa e Firenze dove ha studiato pianoforte, batteria, composizione, arrangiamento e direzione. Da autodidatta ha intrapreso inoltre lo studio di molti altri strumenti.

Ha scritto musica per film – pellicole con John Turturro, Christopher Lloyd e Anthony Rapp, fra gli altri – ha ricevuto una nomination come produttore e compositore nella categoria “Miglior disco dell’anno″ ai Los Angeles Music Awards 2010, ha suonato curato gli arrangiamenti dell’ultimo disco dell’attrice cantante Emmy Rossum.

Si è perfezionato come compositore di colonne sonore all’Università della California di Los Angeles e successivamente come tecnico del suono al Musician Institute di Hollywood. Carmassi è membro della Will Lee’s Family (in cui suona sax, tromba, chitarra e tastiere) capitanata dal bassista Will Lee. Il New York Times ha definito la sua musica “un jazz fantasioso”.

Lo abbiamo avvicinato, facendogli qualche domanda anche per capire come vive questa sua avventura musicale.

  

E mai venuto a Tortona? Conosceva la città?

Non sono mai venuto a Tortona, pero’ mia madre’ e’ cresciuta fra Novara e Torino e quindi per meta’ ho sangue piemontese. 🙂

 

Quanto è importante per la sua carriera far parte del gruppo di Pat Metheny 

L’ingaggio con Metheny e’ certamente molto importante dal punto di vista della carriera. Mi da l’occasione di entrare in contatto con un pubblico molto piu’ vasto e grandi musicisti di talento incredibile.

Pero’ l’aspetto piu’ importante per me e’ cio’ che posso imparare musicalmente ed emotivamente da un esperienza cosi’ grande.

I limiti di concentrazione di ascolto e di umilta’ sono portati agli estremi. E credo che alla fine il grande guadagno stia proprio in questo tipo di “educazione”.

 

E’ da oltre un anno che fa parte del gruppo quali sono stati i momenti più importanti da ricordare? 

Ogni momento e’ stato importante a modo suo. Certo due cose importanti sono stati avere le tracce del disco a casa mia, con la liberta’ di sperimentare tutto quello che mi venisse in mente con oltre 14 strumenti diversi.

Poi ovviamente e’ stato lui a scegliere e organizzare le cose che gli sono piaciute. Pero’ io ho speso un mese a sbizzarrirmi nel mio umile studio sul disco di uno dei miei idoli dell’infanzia. E queste sono soddisfazioni importanti. Si era deciso che mi sarei espresso meglio cosi’.

Un altro’ momento importante e’ stato suonare all’Olympia di Parigi. Cosi’ tanti nomi sono passati da li’, e credo sia stato anch’esso un passaggio da non dimenticare.

 

 Cosa si aspetta dal concerto di Tortona? Un pubblico caldo o moderatamente contenuto? 

Spero che a tortona si divertano tutti molto.

Gli italiani sono stati davvero calorosi e di grande supporto in quest’avventura con Pat. Sono molto curioso di vedere se saranno soddisfatti dal concerto. Penso proprio di si pero’!

Il concerto di Carmassi e Paul Matheny è in  programma alle 21,30 ed apre il festival “Arena Derthona” .

I biglietti costano 45 euro nel 1° settore e 35 nel secondo.

14 giugno 2014

metheny - L