Erano le 2.20, di giovedì notte quando una pattuglia della Polstrada di Ovada, mentre transitava in A/26, nei pressi dell’area di parcheggio San Carlo, comune di Rocca Grimalda, notava un veicolo pesante con targa rumena fermo accanto ad altri due autotreni.
La scrupolosa attività di vigilanza degli uomini della Polstrada alessandrina, grazie anche alle luci laterali supplementari del sistema lampeggiante polifunzionale dell’auto di servizio, permetteva di scrutare la sospetta movenza di due individui che risalivano lestamente nella cabina del veicolo rumeno dal quale però sporgevano alcuni tubi anomali.
Identificati i personaggi sospetti in N.C.I. e F.I., entrambi residenti in Romania, si approfondiva il controllo del veicolo riscontrando su di esso l’abusiva installazione di una potente pompa idraulica accanto al motore, tale da poter aspirare 400 litri di liquido al minuto.
I tubi risultavano emanare forte odore di gasolio e la loro collocazione era tale da rendere evidente, in modo non equivoco, che fossero destinati a travasare il gasolio da un mezzo pesante all’altro.
I conducenti dei due mezzi, promesse vittime dell’illecita sottrazione di carburante, non si sarebbero accorti di nulla e si sarebbero svegliati “a secco”, se non ci fosse stato il “provvidenziale” intervento degli uomini della Stradale, che procedevano all’arresto dei due “malintenzionati”.
L’arresto era operato perché le immediate indagini sulle tracce, mezzi e strumenti utilizzati, facevano configurare tutti i presupposti del tentato furto aggravato.
Questa mattina stessa è intervenuta la convalida da parte dell’Autorità Giudiziaria che dovrà però ancora decidere sulla pena in quanto i due arrestati dovranno rispondere anche del reato di porto d’arma propria, avendo con sé un Kalashnikov che ne testimoniava la pericolosità.
29 maggio 2014