Egregio Direttore,
la centrale idroelettrica sullo Scrivia torna a far parlare di sé. La questione sembrava scongiurata con la bocciatura del progetto da parte della Conferenza dei Servizi, che non aveva rilasciato l’autorizzazione poiché la documentazione a supporto della proposta appariva carente e presentava numerosi punti di criticità, oltre al rilevante impatto ambientale che sarebbe andato a ricadere su di una zona protetta: ciò non aveva consentito il rilascio dell’autorizzazione ed il rinvio degli atti per la chiusura del procedimento.
Nello specifico, il punto maggiormente controverso era legato alla struttura stessa, una briglia di cemento larga 6 metri e lunga 250, paragonata dall’Ing. Coffano della Provincia di Alessandria, ad “un terzo ponte sulla Scrivia”.
Il sospiro di sollievo tirato a fine marzo si trasforma, però, adesso, in un respiro gravato dall’apprensione: in data 26 maggio, all’Albo Pretorio del Comune di Tortona (che aveva già dato il proprio “via libera” all’opera), è stata, infatti, pubblicato un atto riguardante la non assoggettabilità del progetto alla VAS, la Valutazione Ambientale Strategica.
La motivazione di questa posizione viene, nel documento, legittimata dal fatto che tale procedura è già soggetta alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). La decisione viene assunta citando i pareri richiesti al riguardo, sia alla Provincia di Alessandria, che all’ARPA.
Nel riprendere i passaggi citati, evidenzio l’opinione (più prudente) espressa dalla Provincia di Alessandria che si pronuncia con un “parrebbero non sussistere i presupposti per l’espletamento del procedimento di verifica di assoggettibilità a VAS”; il parere espresso dall’Arpa, invece, assume un preciso impegno, con la replica che “le specifiche valutazioni tecniche di carattere ambientale verranno svolte con un ampio livello di approfondimento nell’ambito del suddetto procedimento [La V.I.A., NdA], rendendo pertanto non necessario, a parere dell’Agenzia scrivente, esprimere analoghe considerazioni nell’ambito di una contemporanea procedura di verifica di assoggettabilità a VAS”.
Anche questa sarà una “eredità” della prossima Amministrazione Comunale; un progetto fortemente appoggiato dalla Giunta uscente, pronta a dire “sì” immediatamente, legittimando questo intervento come una ricaduta positiva sul territorio, per le necessarie e non più derogabili opere che ne sarebbero derivate, la messa in sicurezza delle sponde sullo Scrivia.
Ma in quella Conferenza dei Servizi c’era anche chi la pensava diversamente: durissima, infatti, fu l’opposizione al progetto da parte del Comune di Castelnuovo Scrivia, con il vicesindaco Gianni Tagliani che non aveva lesinato nelle critiche, bollando come “vergognosa” la decisione del Comune di Tortona, che nel giro di pochi mesi aveva «voltato la frittata, passando dall’incompatibilità urbanistica alla possibilità di realizzo immediato senza neppure una Variante. Fantascientifiche le motivazioni portate a supporto: “l’interesse generale, la compensazione in favore della comunità, la possibilità di percorsi didattici e scolastici».
Alla Conferenza dei Servizi diedero, peraltro, parere positivo ASL, RFI, Soprintendenza Archeologica e Aipo.
Ricapitolando: Tortona “spinge” per semplificare al massimo, la Provincia si esprime al condizionale (“parrebbero non sussistere i presupposti”), ARPA manifesta maggiore determinazione; comunque sia, Provincia ed ARPA convengono sul ruolo chiave e determinante, della procedura di Valutazione Impatto Ambientale, che non deve essere ASSOLUTAMENTE presa alla leggera.
E la nuova Giunta di Tortona, come si esprimerà, al riguardo? L’unico strumento rimasto, per risparmiarci l’ulteriore scempio derivante da centinaia di metri cubi di cemento sul fiume, è forse l’accorta e ponderata analisi della Valutazione di Impatto Ambientale? O vi sono ancora margini decisionali, tramite un ulteriore passaggio in Consiglio Comunale? Futuri Amministratori, confido nella vostra massima sensibilità ed attenzione, al riguardo…..
Annamaria Agosti
28 maggio 2014