La lista civica SìAMO TORTONA, fin dal giorno della sua fondazione, ha sostenuto l’introduzione in città del sistema di teleriscaldamento, ottenendo il consenso unanime di Gianluca Bardone e delle altre liste della coalizione, tanto da averlo recepito come un punto fondamentale del programma di coalizione, nella sezione riguardante l’ambiente.
Il teleriscaldamento, assai diffuso in America e in Europa fin dal secolo scorso, è stato introdotto in Italia solo alla fine degli anni Settanta. Il Piemonte è la principale Regione in quanto a diffusione del teleriscaldamento; il servizio ha enormi potenzialità di espansione ed è sempre più sostenuto dalle Amministrazioni locali, che vedono in esso un efficace intervento anche e soprattutto sul fronte della riduzione dell’inquinamento atmosferico. Uno studio dedicato alla Città di Tortona ha permesso di individuare diverse aree residenziali e industriali che potrebbero essere comodamente servite da una rete di distribuzione alimentata da una centrale di produzione.
COME FUNZIONA?
Il teleriscaldamento è un sistema che consente di distribuire calore ad una o più utenze attraverso una rete interrata di tubazioni all’interno delle quali scorre acqua calda o acqua surriscaldata o vapore. Il calore viene generato da una centrale termica alimentata da varie fonti energetiche (nel nostro caso gas metano), sostituendo in tal modo le normali caldaie presenti nei singoli edifici.
Ogni singolo edificio preleva il calore dalle rete di teleriscaldamento, per poi utilizzarlo per il riscaldamento degli ambienti e/o per produrre l’acqua calda sanitaria.
QUALI VANTAGGI PER I TORTONESI?
Risparmio sui costi del riscaldamento, grazie ai minori oneri per il vettore energetico e alla drastica riduzione degli investimenti sui singoli impianti;
Riduzione delle emissioni inquinanti, poiché un unico impianto centralizzato, dotato di avanzati sistemi di abbattimento dei fumi, prende il posto di molte singole caldaie spesso inefficienti (gli studi più recenti dimostrano che gli ossidi di azoto derivanti dal riscaldamento urbano possono essere ridotti fino al 50 per cento, il monossido di carbonio fino al 20 per cento);
Sicurezza e affidabilità della fornitura;
Assenza delle spese di gestione e manutenzione proprie degli impianti termici;
Pagamento di indennità a favore del Comune per il disagio scavi;
Riasfaltatura delle strade interessate a carico del privato, con possibili lavori sinergici;
Adesione al servizio da parte degli edifici pubblici e riduzione rilevante dei costi gestione calore;
Installazione a carico del privato di tubi passanti per iniziative pubbliche (es. fibra ottica);
Vantaggi energetici generati dal funzionamento della centrale di cogenerazione producendo, in modo combinato, energia elettrica (in parte immessa nella rete di distribuzione Nazionale) e calore , recuperando a quel fine anche l’energia termica dispersa nel corso del processo;
Eventuale possibilità di conversione successiva da impianto di teleriscaldamento a metano ad impianto alimentato tramite altre forme di alimentazione.
Tortona sfora periodicamente i limiti di inquinamento previsti dalla legge esponendo i cittadini a gravi rischi di salute. Questa soluzione MERITA DI ESSERE PRESA IN CONSIDERAZIONE proprio a tutela del benessere dei tortonesi; sostituiamo le “domeniche a piedi” con un progetto che garantirà benefici permanenti sotto molti aspetti.
Lista Civica SìAMO TORTONA – Per Gianluca Bardone Sindaco
22 maggio 2014
Articolo Redazionale. Committente: Lista Civica siAMO Tortona