ispettori lavoro - IGli Ispettori del Lavoro della Direzione Territoriale del Lavoro di Alessandria, nel condividere pienamente il comunicato del Segretario Generale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Dott. Paolo Pennesi, esprimono alla famiglia De Falco cordoglio e profondo rammarico per il doloroso evento verificatosi a Casalnuovo di Napoli. Desiderano inoltre esprimere alcune considerazioni.

Le leggi non vengono fatte dagli Ispettori o dai soggetti preposti alla vigilanza in materia di lavoro, i quali sono istituzionalmente chiamati a farle rispettare, non a discuterle, e ciò al fine di mantenere le regole del vivere sociale legalmente poste. In altre sedi si può discutere di costo del lavoro o di inasprimento delle sanzioni (che tra l’altro sono nuovamente aumentate con il Decreto Legge 23 dicembre 2013, n. 145 cosiddetto “Destinazione Italia” e convertito con modificazioni dalla Legge 21 febbraio 2014, n. 9). Gli Ispettori del Lavoro sono lavoratori dipendenti e si impegnano quotidianamente nello svolgere una funzione importante anche se spesso misconosciuta, rischiando talvolta anche la propria incolumità. A volte, purtroppo, devono essere accompagnati negli accessi ispettivi anche dalle Forze dell’Ordine.

la direttrice dell'Ispettorato Paola Caporali

la direttrice dell’Ispettorato del Lavoro Paola Caporali

Per tali ragioni, con forza, gli Ispettori della DTL di Alessandria vogliono difendere il proprio operato. Si rammenta che un lavoratore senza contratto è un lavoratore senza tutela e quindi senza dignità. Un lavoratore in nero è una madre che non potrà chiedere la maternità o un uomo che non può ammalarsi senza rischiare il posto. Il lavoro di un Ispettore permette di difendere e tutelare il lavoro altrui. Tuttavia, si precisa che non è a favore dei lavoratori contro le aziende, ma teso, nel rispetto della legalità, a contemperare le esigenze di entrambe le parti, anche attraverso l’istituto della conciliazione, che precede e spesso sostituisce l’ispezione stessa. Il rispetto della legalità in un Paese civile è alla base della convivenza sociale e per questo è giusto considerare sempre tutte le prospettive, anche quelle di chi deve far rispettare la legge. E che, spesso, è solo contro tutti.

Infine, per quanto riguarda il caso specifico, come chiarito dal comunicato stampa del Segretario Generale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, “la ricostruzione mediatica non corrisponde alla situazione effettivamente riscontrata che, nel caso specifico, aveva consentito di individuare più lavoratori in ‘nero’, tra cui la moglie del defunto. Non si è trattato pertanto di una incomprensibile vessazione con intenti sanzionatori ma più semplicemente di una normale attività di controllo finalizzata al contrasto del lavoro sommerso. Al rispetto di questi principi è orientata l’azione del personale ispettivo che cerca di dare attuazione ai principi costituzionali di tutela del lavoro per arginare situazioni di sfruttamento e ripristinare un quadro di legalità”.

 Direzione Territoriale del Lavoro di Alessandria