Giovedì alla Camera di Commercio si è svolto un in contro sulla grave situazione in cui si trovano le imprese italiane e soprattutto quelle del settore del Commercio e dell’artigianato .

“Il 18 Febbraio – ha detto Sergio Guglielmero di Confesercenti – saremo tutti a Roma in piazza del Popolo con migliaia di commercianti per denunciare ancora una volta il disagio e la sofferenza in cui versa il comparto delle Piccole Media Imprese e rivendicare misure di sviluppo a favore delle imprese. Il fisco eccessivamente esoso, la burocrazia asfissiante, la crescita della disoccupazione, la presenza di troppa grande distribuzione organizzata sono le cause di una sofferenza insostenibile. Tuttavia noi chiediamo ai Governi locali e soprattutto a quello Centrale, di adottare misure di sviluppo, accogliendo alcune delle proposte che le associazioni, aderenti a Rete Impresa Italia, hanno formulato negli anni. Alla depressione economica si accompagna una depressione psicologica che frena i consumi anche di coloro che hanno mantenuto la stessa capacità di spesa del passato, questa affermazione è suffragata dal dato che nell’anno passato nella provincia di Alessandria sono aumentati i depositi bancari del 7%.Questo fenomeno è un segnale significativo del clima di precarietà e paura in cui versa la popolazione. Abbiamo bisogno di ottimismo, di speranza e di cominciare a ricostruire la Nazione sulle ceneri di un sistema che si è dimostrato fallimentare. Ascoltateci, vogliamo ricostruire l’Italia insieme a Voi e non contro di Voi. Riprendiamoci il futuro.”

boano - IPesante l’intervento del presidente dei Commercianti Luigi Boano: “Qualcuno in passato si è illuso che bastasse liberalizzare orari e licenze per moltiplicare i consumi – ha detto Boano – I risultati di questa politica dissennata sono davanti agli occhi di tutti: negozi chiusi e consumi indietro di 15 anni. Ma quelli che hanno voluto tutto ciò sono ancora lì, pronti a spiegarci come si fa ad uscire dalla crisi”.

Il Presidente Ascom Luigi Boano va diretto al nocciolo della questione: le imprese scenderanno in piazza unite in un unico grido di dolore, esasperate dal calo drastico dei consumi e da una pressione fiscale esagerata che toglie il fiato.

“La fotografia forse più inquietante della sofferenza ormai estrema del settore commercio- ha aggiunto – è rappresentata dal drastico aumento di ore di utilizzo della Cassa Integrazione, che in provincia negli ultimi 2 anni sono aumentate del 129,31%. “Questi dati, ancorchè drammatici, non sono nemmeno sufficienti a raccontare nel suo complesso la tragica situazione in cui versano le imprese. Scendiamo in piazza compatti perché ora il tempo è davvero finito: se l’Italia vuole avere un futuro deve darlo alle sue imprese. Adesso”.

 13 febbraio 2014

 

Un momento della conferenza stampa rete imprese italia

Un momento della conferenza stampa rete imprese italia