carabinieri Tortona - IBrillante intervento dei Carabinieri della compagnia di Tortona che hanno individuato gli autori di 16 furti di gasolio e attrezzi agricoli, nonché gli autori di tre incendi dolosi messi a segno nel mese di ottobre a Pontecurone.

Le manette sono scattate ai polsi di Cristina Pierro, 40 anni, il figlio Carlo Spada di 19 anni ed il secondogenito, minorenne di 16, tutti residenti alla frazione Brugna di Pontecurone, oltre al tortonese Giuseppe Corbo, 30 anni residente a Tortona in viale De Gasperi.

I quattro sono stati arrestati lunedì all’alba quando i militari si sono presentati presso le abitazioni e dopo averli condotti in caserma li hanno arrestati per incendio doloso e furto continuato in concorso. Secondo l’accusa bruciavano automobili per vendetta o come atto intimidatorio ed avevano intenzione di ampliare l’attività con una rapina in villa e chissà, forse anche con altri reati, ma sono stati individuati ed arrestati dai carabinieri della compagnia di Tortona al comando del capitano Roberto Ghiorzi e dopo le formalità di rito sono stati rinchiusi in carcere.

Cristina Pierro

Cristina Pierro

Giuseppe Corbo

Giuseppe Corbo

Caro Spada

Carlo Spada

La donna presso la Casa Circondariale di Genova, Corbo e Spada in quello di Alessandria e il figlio minorenne, invece è stato assegnato ad una comunità.

L’operazione denominata “Quemadores” è stata illustrata durane una conferenza stampa che si è svolta lunedì pomeriggio presso la sede dei Carabinieri di Tortona ed è stato lo stesso capitano a spiegare cos’ è accaduto dal mese di settembre ad oggi.

Tutto è iniziato nel mese di settembre quando il padre della donna, che lavora come camionista presso un’azienda locale, ha denunciato 16 furti di gasolio per un totale di oltre 5 mila litri, prelevato tramite una “chiavetta” che l’uomo aveva in dotazione e che i familiari gli avrebbero rubato.

Un furto che sembrava non avere nulla a che fare con quello che è successo nel mesi di ottobre a Pontecurone con tre auto completamente distrutte da incendi dolosi, furti e tanto altro.

I carabinieri hanno avviato indagini e alla fine hanno portato alla luce l’accaduto.

A tirare le fila di tutto, secondo l’accusa, era Cristina Pierro. La donna, fino a poco tempo fa gestiva un bar a Pontecurone che ha venduto ad altri gestori. Il prezzo che è riuscita a spuntare non l’aveva soddisfatta e allora la donna, sempre secondo l’accusa, ha avvicinato Giuseppe Corbo e per vendetta contro i nuovi gestori del bar ha iniziato ad incendiare la pria auto poi altre due.

La famiglia secondo quanto emerso viveva dei proventi dei furti: del gasolio rubato al padre di lei, degli attrezzi agricoli rubati ai vicini di casa che rivendevano.

Dalle indagini, inoltre, è emerso che il figlio maggiore aveva lavorato come fabbro installando un cancello presso una villa in val Grue e a quanto pare, il giovane stava progettando un furto proprio nella villa, dopo essersi fatto un duplicato della chiave della porta blindata.

I quattro, insomma, sembra avessero intenzione di espandere la loro attività illegale, ma i Carabinieri sono riusciti ad individuarli ed arrestarli.

3 febbraio 2014