I ragazzi delle classi III A, III B e IV A delle Scienze Umane, del liceo Peano di Tortona, per l’anno scolastico 2013/2014 hanno aderito, con le loro insegnanti, al progetto avente come tematica le carceri minorili, che nasce sulla scia del precedente, sostenuto lo scorso anno, dalle medesime classi, che assieme avevano studiato “di bullismo”.
La strutturazione del progetto grosso modo la stessa: un libro come ausilio allo studio, letto in orario curricolare, i cui autori sono gli stessi dello scorso anno: i due educatori cagliaritani, Bruno Furcas e Salvatore Bandinu. Se lo scorso anno i liceali di Tortona hanno analizzato il volume “I dolori del giovane bullo”, quest’anno è la volta di “Boati di solitudine”. Entrambe editi da Arkadia Editore. “siete in controtendenza. mentre i media, politica e multinazionali lavorano duramente e senza sosta per omologare e sopire menti, iniziative come la vostra squarciano la cortina di qualunquismo e iniziano a far filtrare la luce in menti giovani e attente. non a caso tutta la pubblicita’ e la programmazione televisiva e non e’ tesa a “colonizzare” menti in via di sviluppo con il solo e unico scopo di “domarle” e uiformarle. sappiate allora che quello che state facendo non si limita solamente ad uno studio o in un approfondimento: state preparando i cittadini di domani.” Queste sono le parole di uno dei due autori, Salvatore Bandinu, scritte in una lettera recapitata agli alunni del liceo e alle insegnanti.
I ragazzi oltre a leggere il volume, visione di film inerenti alla tematica, ascolteranno le esposizioni di esperti in materia di competenza.
Quattro gli incontri dislocati ciascuno per mese, a partire da sabato 25 cm, in cui a parlare di carceri minorili in materia giuridica sarà il dott. Matteo Riccardi, praticante avvocato. Sarà poi la volta di Silvia Dondi laureanda in psicologia, Jacopo Maruffo laureando in giurisprudenza e infine di Stefania Scapolan, laureata in politiche sociali.
A seguire i ragazzi saranno impegnati con una tappa che li vedrà al carcere de Le Vallette di Torino, occasione in cui, con coetanei 18enni, coloreranno assieme delle magliette bianche, coi colori dell’arcobaleno: così si chiama il blocco in cui sono detenuti ed è questo l’elemento che in natura fa pensare ad una quiete dopo una tempesta, ad un po’ di luce dopo il grigiore.
I ragazzi dopo aver immagazzinato queste esperienze e nozioni, si vedranno protagonisti di un’uscita didattica alla città di Cagliari, dall’8 all’11 maggio, e il giorno 10 sarà forse la giornata più importante per loro. I tortonesi si incontreranno con altre due scuole sarde, che hanno aderito al progetto scolastico: l’istituto Primo Levi di Quartu Sant’ Elena (CA) e il Liceo Classico di Villacidro (VS).
Al mattino del 10 maggio le tre scuole si incontreranno a Quartu per promuovere un confronto sulla tematica del disagio adolescenziale e sul bullismo scolastico, sino alle carceri minorili. E l’intento è anche quello di promuovere un gemellaggio tra le scuole.
Nel pomeriggio i ragazzi parteciperanno ad un giornata ricreativa all’IPM di Quartucciu (CA), e più tardi presso gli spazi della Mediateca del Mediterraneo di Cagliari, si terrà la presentazione del progetto, che vedrà coinvolti anche rappresentanti della municipalità, tra i quali il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda.
Salvatore Bandinu conclude così la sua lettera:
“sono orgoglioso che sia stato scelto il libro mio e di bruno. profondamente onorato. mentre lo scrivevamo, pensavamo (e speravamo) proprio in qualche cosa del genere. ma non potevamo pensare che addirittura diverse classi lo adottassero…. grazie. davvero di cuore.”
Una testimonianza di elogio per questi ragazzi eccezionali, e augurio di speranza a loro: affinché da un piccolo progetto come questo, potranno nascere i forti educatori, della società di domani.
27 gennaio 2014