No Tav terzo Valico - ICosa succederà alla cava Montemerla che si trova alla periferia di Tortona? Diventerà una discarica per lo “Smarino” proveniente dai lavori per il Terzo Valico con pericolo di grossa presenza di amianto, oppure non se ne farà nulla?

E’ in pericolo la salute di tutti gli abitanti tortonesi, oppure visto che la cava sorge in area esondabile non verrà utilizzata?

Perché non si prende una decisione in merito? Forse si aspetta il dopo elezioni?

Sono queste le domande che pone il comitato “No Tav Terzo Valico” di Tortona che visto il perdurare del silenzio che si registra attorno a tutta la vicenda, ha deciso di uscire alla scoperto, sollecitando chi di dovere a decidere.

“Appreso del tira e molla tra Regione Piemonte e Provincia di Alessandria sull’utilizzo della Cava in zona Montemerla a Tortona – dicono gli esponenti del Comitato attraverso una nota – facciamo alcune considerazioni: intanto viene da ridere (risate amare, ovviamente) a vedere come la Provincia di Alessandria sostenga tutto ed il contrario di tutto..l’area è in zona esondabile, per questo la stessa Provincia negò autorizzazione ai lavori di una certa ditta e per questo pende ricorso al Tar della medesima..atteso pronunciamento in febbraio, pare.. “

Perché si temporeggia e non si prende ancora una decisione lasciando i tortonesi in un futuro sospeso?

Per il comitato è presto detto: “visto il successo della raccolta firme contro cave camion e Terzo Valico che prosegue a ritmi intensi in città e vista l’enorme preoccupazione della gente – aggiungono gli attivisti No Tav – forse si prende tempo e si rimanda la decisione su questa cava…giusto il tempo di far passare il periodo elettorale..magari ai sostenitori del Terzo Valico, sostenitori bipartisan. Fa comodo non parlarne per qualche mese..viste le reazioni dei cittadini, arrabbiati e preoccupatissimi… Viviamo in una città umiliata e soffocata da cemento e polveri sottili, con l’inquinamento alle stelle, con la qualità dell’aria e dell’acqua tra le più preoccupanti d’Italia..Viviamo in una città in cui l’aspetto del territorio e l’urbanistica sono a rischio.Noi crediamo che tutto quello che verrà depositato, in qualsiasi zona nel suolo impoverito da queste parti, andrà molto probabilmente direttamente in falda. Quindi: lo berremo, lo mangeremo, lo respireremo.

Continueremo a chieder conto ad Amministrazioni ed Enti Pubblici (che dovrebbero essere i primi tutori della salute pubblica) perchè è giusto e doveroso..ma noi, indipendentemente da loro e senza delegare a nessuno, abbiamo già scelto di agire. Agire ora, subito, contrapponendoci anche con i nostri corpi alla realizzazione di un’opera folle ed inutile, paradigma della democrazia negata e dello scempio del territorio.”

Il Comitato invita tutti i tortonesi e tutti coloro che abitano nella zona a firmare la petizione popolare.

“Invitiamo tutti – concludono ad unirsi a noi nella mobilitazione: a partire da sabato 18 gennaio, quando con gli altri comitati del Movimento No Tav Terzo Valico e con la gente delle vallate interessate dall’opera, ci recheremo a Voltaggio per bloccare il cantiere del Terzo Valico. Montemerla o non Montemerla. Perchè noi non contestiamo solo tutte le cave, ma l’opera in sé.”

 10 gennaio 2014

cave Terzo Valico - L