In città è conosciuto da almeno due generazioni di alessandrini per essere il palazzo sede del più importante negozio di dischi, musica, spartiti, strumenti, apparati elettronici di Alessandria: Audiovox, chiuso da tempo, un po’ icona della trasformazione del settore e del modo di sentire musica, da quella solida a quella liquida, che non transita più sui tondi di vinile – materiali per appassionati e collezionisti – ma viaggia ciberneticamente sulla rete e poi inonda una marea di lettori che ognuno si può portare in tasca. Dimensioni di un accendino, musica per migliaia di ore d’ascolto…
Ebbene un giovane imprenditore, uno startupper diremmo oggi, sta tentando una sfida imponente: recuperare quegli spazi vuoti ad una nuova attività, non dimenticare la loro storia, virarli, in parte, all’azione sociale che un’impresa evoluta, moderna, nuova dovrebbe possedere.
Così Daniele Cairo, titolare della Cairo Energy Consulting, ha pensato che quelle superfici, quei muri, quel luogo potessero avere ancora una storia, come showroom, come sede d’impresa, come spazio per la memoria dell’attività precedente, come punto di riferimento per eventi culturali e formativi, come sede per azioni di solidarietà verso le persone.
“Non è che mi voglio complicare la vita – dice prendendo quasi le distanze da se stesso e da quello che fin qui ha fatto, Daniele Cairo, alessandrino, 24 anni – ma l’impresa non può essere solo tecnica, ma anche intelligenza e cuore. E soprattutto al cliente della Cairo Energy Consulting occorre fornire un servizio completo, non solo vendere un bene”.
Beni e servizi che per Cairo sono al top della tecnologia: illuminazione a led, domotica, impiantistica fotovoltaica e fonti d’energia rinnovabili con applicazioni alla casa di ognuno di noi come l’arredo bagno.
Tutte queste cose stanno succedendo nella “casa delle idee” che Cairo sta realizzando nei locali del vecchio Audiovox, in via Migliara, in pieno centro di Alessandria, recuperando così alla vista di chi passa e al loro servizio, uno dei tanti immobili che danno l’idea di una città che lentamente stia per chiudere. L’apertura avverrà progressivamente, ma a breve. I lavori di ristrutturazione sono infatti a buon punto. E anche questo costituirà un effetto in controtendenza nel centro cittadino: un’azienda che quasi fa dell’immaterialità la propria vocazione più forte, fornisce uno spunto a chi voglia sfruttare la città – e non i suoi dintorni o le aree attrezzate – per fare impresa, rappresentanza di se stessa, vetrina per i prodotti.
Ma questa è una storia che Daniele Cairo scriverà nell’immediato futuro e tutti la potranno leggere nelle cose e non solo nei suoi pensieri.
9 gennaio 2014