Domenica 5 gennaio e Lunedì 6, dalle ore 15 alle ore 18, sarà ancora aperto il presepe vivente presso la chiesa parrocchiale di Castelnuovo Scrivia.
Due pomeriggi di folla strabocchevole il 29 e il primo gennaio con necessità addirittura di bloccare ogni tanto l’ingresso per consentire il deflusso dei visitatori.
Unanime il consenso di chi usciva dopo aver percorso stradine fra capanne tutte in canne di Scrivia e aver visto almeno una quindicina di ricostruzioni di vecchi ambienti (la capanna, il fabbro, il falegname, il pulitore di rame, le lavandaie, il forno, l’osteria, il lavoro nei campi, il calzolaio, ecc). Su un’area di tre pertiche anche un lago profondo un metro con vegetazione palustre, due ruscelli e le stupende cascate d’acqua che scendevano dal campanile.
Un’occasione anche per i bambini di scoprire che le mucche non sono viola e imparare a riconoscere, capre, pecore, cavalli, asini, anatre faraone, tacchini e oche. In un angolo anche la ricostruzione dell’attività di produzione delle cocagne di gualdo, l’erba tintoria (dall’azzurro al blu intenso) che fece la fortuna del tortonese nel periodo fra il 1200 e il 1600.
Due grandi macine originarie, pianticelle di gualdo e distribuzione gratuita di bustine contenenti semi di gualdo.
Il 29 gennaio visita del vescovo di Tortona che si è complimentato con gli organizzatori, i costruttori (tre mesi di lavoro) e una quarantina di comparse.
Chi non è ancora andato a Castelnuovo ne approfitti il 5 e il 6, con una capatina anche nella bella e interessante chiesa parrocchiale, mettendosi in fila per vedere l’altro presepe,quello interamente meccanizzato, opera dei fratelli Basilio.
Il presepe vivente di Castelnuovo oltre che una tradizione rappresenta una delle poche manifestazioni in programma durante queste feste.
4 gennaio 2014