Ci sarà anche la lista civica “Noi per Novi” alle elezioni amministrative che si terranno a Novi il 25 maggio, alfiere Paolo Moncalvo, noto imprenditore della zona con le sue molteplici attività.
Paolo, perchè un’altra lista?
Perchè mai come in questo momento, bisogna riscoprire, valorizzare ed amministrare la città avendo come stella polare i valori che uniscono, ovvero la difesa degli strati sociali più deboli, la solidarietà, l’accoglienza e l’integrazione, il lavoro ed il rispetto del lavoro, i giovani e le politiche sociali, la scuola. Perchè mai come in questo momento la nostra città ha bisogno del contributo di persone che hanno operato nella società civile con la loro professionalità e con la loro voglia di fare. Inoltre l’esigenza era sentita chiaramente da parte del gruppo che, parzialmente, è composto dai dirigenti dell’Italia dei Valori. Vale a dire il sottoscritto, l’assessore Paolo Parodi, il consigliere comunale Franco Ciliberto.
Mentre Paolo parla penso ad una frase che compare sulla sua pagina facebook e sul suo sito internet:”Non domandare che cosa Novi abbia fatto per te ma chiediti che cosa puoi fare tu per la tua città.”
Principi giusti, principi belli ma scendendo nel dettaglio che cosa faresti innanzitutto per Novi?
Partiamo da una premessa: come gruppo ci eravamo già allargati alla società civile con la battaglia per il cinema a Novi o con Comitati come quello “Salviamo l’ospedale di Novi”. Per il futuro penso a sinergie importanti sia per la società civile, sia per quello che abbiamo fatto noi come gruppo consiliare del Comune. Penso, ad esempio, alla riorganizzazione della macchina comunale, al porre un tetto massimo agli emolumenti percepiti dai dirigenti comunali e delle municipalizzate. Creando in tal modo un risparmio che si puo’ investire nella manutenzione della città, visto che le risorse sono sempre meno. E, anche se le risorse sono sempre meno, comunque si devono fornire servizi ai cittadini. Siamo infine per la difesa della Farmacia Comunale. Queste saranno le linee guida della nostra azione.
Riguardo ai programmi: recentemente è stato presentato, almeno in alcune sue linee, quello della lista civica di Camillo Acri che pone in primo piano la realizzazione di un termovalorizzatore. Siete d’accordo? E sulla Tav come vi ponete?
Sgomberiamo subito il campo da possibili fraintendimenti. Noi siamo una lista di centro sinistra ma Noi per Novi è un gruppo autonomo. E sulla Tav e sul termovalorizzatore siamo fermamente contrari. In altri Paesi i termovalorizzatori vengono dismessi e noi penalizziamo il nostro territorio con una battaglia di retroguardia?
Ma sia tu che Acri appoggerete Muliere: come si può costruire una alleanza se già ci sono delle divergenze programmatiche?
Anche qui occorre una precisazione: noi appoggeremo il candidato sindaco del Partito Democratico, ovvero Rocchino Muliere, nel momento in cui sarà delineata la bozza di programma e solo dopo che sulla bozza di programma ci saremo confrontati. E, naturalmente, se delle nostre istanze in questa bozza di programma verranno recepite. Altrimenti non avremo alcun problema a continuare la nostra strada da soli. Potremmo fare una lista di centro-sinistra di testimonianza. Non ci stiamo a fare una accozzaglia di forze, pro e contro, un semplice cartello elettorale ma in cui le posizioni sono differenti. Abbiamo visto a livello nazionale, quando si sono messe assieme forze così distanti fra di loro, come sia stato difficile procedere ad una azione di governo. Rocchino Muliere è stato scelto con una investitura molto ampia da parte dei cittadini di Novi, è il nostro interlocutore ma le alleanze nascono da un progetto di città, con programmi che contemplino le cose da fare nei primi cento giorni e le cose da fare a lungo termine.
Nelle prossime elezioni quattro consiglieri in meno: non pensi che dovreste puntare alle aggregazioni? Presentandovi da soli rischiereste di non avere nemmeno un consigliere.
Una cosa certamente da tenere da conto ma vorrei sottolineare che nella nostra lista nessuno fa politica per lavoro, siamo tutte persone che cercano di mettere le proprie esperienze al servizio della comunità. Il problema probabilmente si pone per chi vede nella politica un traguardo carrieristico. Penso che sia inutile lamentarsi e non agire in prima persona per un cambiamento.
Qualche altro nome oltre a quelli che hai citato?
Posso fare quelli di Marco Girotto e Luciano Romagnano e solo questi, al momento. Posso dire che ci sono dei giovani, dei professionisti, dei medici, delle persone che si sono incontrate nella battaglia per l’ospedale e che stanno valutando se impegnarsi a livello amministrativo. La conferma della lista non tarderà, avrà luogo a gennaio quando verranno comunicati i nomi e presentato il simbolo. Al momento posso solo dire che il candidato sindaco è il sottoscritto e che in futuro si vedrà. Certamente non avrò problemi a cedere il passo ad una persona più preparata e competente.
Candidato sindaco: nel tuo sondaggio sei però stato sconfitto da una donna, da una socialista, Enrica Cattaneo.
Paolo sorride. Sorride.
Sono contento che tu l’abbia ricordato e non perchè vinse la Cattaneo ed io lo terminai al secondo o terzo posto ma per il fatto che vi parteciparono 350 persone, un campione considerevole, paragonabile a certi movimenti che puntano sul web.
Municipalizzate: non è che sono inserite nel programma che discuterete?
Paolo si schermisce.
Assolutamente no. E poi, per fortuna, i posti nelle municipalizzate sono sempre meno. Io ho svolto una esperienza che credo sia stata importante al Cit, di aver cercato di dare il mio contributo nella redazione del piano industriale e nel rapporto con il sindacato, nella realizzazione della gara di bando che stiamo facendo per individuare nuovi e possibili acquirenti. Io non credo che i posti nelle municipalizzate debbano essere assegnati seguendo una redistribuzione di pesi e di contrappesi ma premiando le professionalità di chi può darvi un contributo importante. Tenendo chiaramente un occhio ai consensi ricevuti politicamente dai partiti, senza tuttavia cadere in una sorta di Manuale Cencelli.
La tua sarà una sorta di lista civetta per portare consensi al Partito Democratico da parte di persone che non lo voterebbero, funzionando quindi come portatore d’acqua, o con una propria posizione?
Io credo che il compito della Lista Civica “Noi per Novi” debba essere quello di un valore aggiunto, cercando i voti fra quelle persone che in questo momento non hanno intenzione di esprimere il proprio voto, perchè deluse dalla politica e dai partiti. Un numero di persone che costituisce un notevole serbatoio di voti e che bisogna intercettare, capendo i motivi di questa astensione. Noi vorremmo essere un interlocutore per chi non si riconosce in una ideologia ben definita ma condivide determinati valori di solidarietà umana, di sensibilità verso i ceti meno abbienti, nel concepire il bene pubblico come un servizio. Il collante dovrà essere il programma, il pensare quello che dovrà essere Novi sia nei prossimi mesi che fra cinque o dieci anni.
Maurizio Priano
24 dicembre2013