Presso la Sala Conferenze ex Kaimano, il Sindaco, Enrico Silvio Bertero, e il Consigliere Comunale Francesco Negro, hanno incontrato gli alunni delle terze medie cittadine per un momento di approfondimento finalizzato a disincentivare l’utilizzo di botti e petardi.
“La prevenzione – ha detto il sindaco Enrico bertero – relativa all’uso di tali strumenti è sempre stata tra le priorità del Comune di Acqui Terme. Numerose, infatti, sono state le ordinanze adottate per contrastare questa pericolosa attività che attira molti ragazzi ed anche, purtroppo, bambini, spesso non consapevoli del pericolo che corrono. L’elezione tra i Consiglieri Comunali, dal giugno 2012, del Dott. Francesco Negro, esperto in chirurgia della mano, ha determinato l’incremento dell’interesse e dell’attività dell’Amministrazione Comunale Acquese, da sempre particolarmente sensibile in tema di tutela della salute dei minori.”
Inoltre, all’incontro ha partecipato la Comandante della Polizia Locale, Paola Cimmino, che ha esposto un breve quadro normativo sull’argomento, e il Consigliere Comunale Mauro Ratto nella sua veste di veterinario, così da informare i ragazzi su come cercare di attenuare lo shock che i rumori provocati dagli spari determinano negli animali domestici.
“Questa Amministrazione – ha concluso Bertero – ritiene necessario non solo reprimere, ma soprattutto educare, perché giudica decisamente più produttivo che sia un cambio di mentalità a determinare un’inversione di tendenza rispetto agli incidenti legati a questo tipo di attività, piuttosto che un’imposizione calata dall’alto. A tal fine, si è giunti alla convinzione che sia proficuo l’incontro con i ragazzini di terza media, e la scelta di questa fascia di età trova le sue motivazioni nel pensare che tale momento della vita di un adolescente possa rappresentare un punto di svolta: non più bambini, non ancora ragazzi. Inoltre, si è valutata la possibilità che a quell’età si possa innescare un virtuoso comportamento di emulazione da parte dei più giovani nei confronti di quelli che sono considerati “i grandi”: sappiamo quanto a quell’età sia importante avere degli esempi positivi da seguire. E’ poi utile investire i ragazzini di un ruolo attivo nella prevenzione: dovranno essere responsabilizzati in merito alle loro azioni e dovranno essere adeguatamente informati riguardo al fatto che le conseguenze, in troppi casi, sono gravi ed irreversibili.”
23 dicembre 2013