Bene alimentare, ristorazione, prodotti della casa e ICT.
Il commercio e la ristorazione in provincia di Alessandria registrano una complessiva negatività: la va-riazione media del fatturato (a valori correnti, IVA esclusa) delle imprese del comparto rispetto allo scorso anno registra -1,4%.
La complessiva negatività del comparto è frutto di compensazioni: per gli esercizi di vicinato +0,7%, medie e grandi strutture di vendita -3,4%, ristorazione +2,1%.
Questi i risultati dell’indagine sul commercio e sulla ristorazione che, iniziata nel 2012, si affianca all’indagine congiunturale sull’industria manifatturiera, allo scopo di delineare un esauriente quadro e-conomico provinciale e regionale. Entrambe le indagini sono condotte da Unioncamere Piemonte in col-laborazione con gli Uffici Studi delle Camere di Commercio piemontesi.
La rilevazione è stata condotta nei mesi di ottobre e novembre 2013 con riferimento ai dati del periodo luglio-settembre 2013, e ha coinvolto 141 imprese della provincia di Alessandria dei settori del com-mercio al dettaglio in sede fissa e della ristorazione, per un volume d’affari complessivo di oltre 400 milioni di euro (€ 448.978.555).
“La lieve negatività complessiva del comparto è segno della stasi dei consumi interni”, commenta il Presidente della Camera di Commercio, Gian Paolo Coscia. “Pochi altri comparti registrano meglio lo stato di salute della nostra economia: il commercio e la ristorazione sono i settori dove più chiara-mente e subito si vede se la ripresa tanto annunciata è davvero iniziata. Non mi pare, nonostante alcuni dati positivi come la ristorazione, perché è il contesto che mi preoccupa: tutte le province del Piemonte registrano negatività nel comparto e l’unico dato positivo è Verbania, con +0,7, che significa immobilità. Mi auguro sia questione di tempo. Certo è che fino a quando non si scioglieranno, sul piano nazionale, i nodi che impediscono ai nostri imprenditori di esprimersi e competere al meglio, i necessari tempi eco-nomici per una ripresa concreta si allungheranno sempre di più. Riforma fiscale, certezza giuridica e soprattutto un sistema che crede in modo forte nelle proprie imprese quali soggetti motore del benesse-re generale sono gli elementi sui quali bisogna intervenire, perché imprescindibili per la crescita”.
Scomponendo il comparto emerge in provincia la sostanziale stabilità del fatturato degli esercizi di vicinato (+0,7%), mentre si registra una decisa negatività delle medie e grandi strutture di vendita (-3,4%); ristorazione meglio con un +2,1%.
Il dettaglio del fatturato degli esercizi di vicinato evidenzia un calo di cultura e tempo libero1 (-2,2%) e abbigliamento (-1,5%). Bene alimentare (+2,8%), altri prodotti2 (+1,1%) e prodotti della casa e ICT3 (+4,1%).
3 dicembre 2013