Alfio Zorzan

Alfio Zorzan

Il presente messaggio per comunicare un anomalo proliferare delle soppressioni in questi giorni sulle linee Acqui-Asti e Alessandria-Savona.

· domenica scorsa 1 dicembre non e’ circolato un treno sulla linea Acqui-Asti, sono stati tutti soppressi, dovremo abituarci visto che dal 15 dicembre prossimo la linea sara’ chiusa nei festivi, e su questo punto si poteva garantire un minimo di servizio come ora nei festivi.

· Ieri 2 dicembre e’ stato soppresso il treno 4631 da Asti ad Acqui, treno degli studenti.

· Oggi 3 dicembre sono stati soppressi il 10442 da Acqui ad Asti, il 4623 da Acqui a Savona e il 4614 da Savona ad Alessandria. Alle ore 9 di questa mattina mi telefona un socio da Cairo Montenotte lamentandosi che il servizio sostitutivo annunciato ancora doveva transitare, quindi quasi un’ora dopo l’orario schedulato.

Immagino poi che ci saranno anche le relative soppressioni dei treni corrispondenti a quelli sopra segnalati. A fronte di un forte aumento dei biglietti e abbonamenti non giustificato proprio dal mese di dicembre, il servizio sembra decadere e come sempre nei casi di soppressione i passeggeri sono lasciati senza assistenza e informazioni nelle stazioni impresenziate e al freddo pungente di questi giorni.

La struttura del nuovo orario che ci e’ stata presentata non dovra’ presentare soppressioni a macchia di leopardo sulle varie linee se si vuole veramente che i viaggiatori accettino questo cadenzamento che per funzionare ed essere efficace dovra’ essere affidabile sia come garanzia delle corrispondenze nelle stazioni di interscambio e nella regolarita’ senza soppressioni.

Vorrei ricordare le anomalie gia’ riscontrate nel nuovo orario ancora prima della messa in opera dove sembra non essere state prese in considerazione le esigenze degli studenti e dei lavoratori, i primi fruitori di questo genere di servizio. In particolare si chiede di risolvere le seguenti situazioni che sono state anche esposte alla riunione di quadrante di Alessandria ma che desidero ribadire:

 

LINEA ACQUI-ASTI

1. Per gli studenti la partenza da Acqui per Asti alle 13.44 e’ troppo tardi rispetto alla partenza attuale alle 13.10 cosi’ come e’ troppo presto l’arrivo, sempre da Asti al mattino alle ore 7.12, le scuole iniziano ad Acqui intorno alle 8 e terminano intorno alle 13. Sia noi che il Comune di Acqui siamo stati contattati dai Dirigenti scolastici che ci hanno segnalato il problema con preoccupazione.

2. La mancanza di qualsiasi servizio nei festivi e’ penalizzante per il territorio, in particolare per Acqui che e’ anche localita’ turistica

3. La soppressione del diretto su Torino, come gia’ ampiamente segnalato, non e’ stata ben accettata dai viaggiatori nonostante l’offerta prevista sara’ ben distribuita nell’arco della giornata. Sul prossimo cadenzamento della Acqui-Asti ci sono stati gia’ evidenziati i tempi di percorrenza troppo lunghi dovute a troppe fermate presenti su tutte le corse.

 

LINEA SAVONA-ACQUI-ALESSANDRIA

1. La prima corsa da Acqui per Alessandria alle 6.47 non permettera’ di prendere la corrispondenza da Alessandria per Milano Centrale alle 7.08, lo stesso per gli utenti della Valle Bormida che avranno nel 10272 il primo collegamento verso Alessandria. Ci vorrebbe un treno che ricalchi la fascia oraria dell’attuale 4618

2. Sempre per il problema delle scuole, manchera’ da Alessandria verso Acqui un treno equivalente al 10279 attuale intorno alle 12.44. Il bus ARFEA alle 12.30 tra Alessandria e Acqui non potra’ coprire l’attuale utenza dei due vettori.

3. Per i lavoratori manca invece il collegamento da Alessandria per Acqui equivalente all’attuale 10289 delle 16.38, anche questa corsa molto utilizzata e il bus ARFEA delle 16.15, oltre al rischio di non poter ricevere come quello delle 12.30 l’utenza dei due vettori, e’ in un orario non ottimale.

Per risolvere queste problematiche proponiamo un cadenzamento orario tra Alessandria e Acqui e biorario tra Acqui e Savona con la copertura delle fasce studenti e lavoratori, mentre tra Acqui e Asti un cadenzamento biorario nelle fasce di “morbida” anche qui’ con una miglior copertura per le fasce degli studenti e lavoratori e con un pur minimo servizio nei festivi. Per migliorare i tempi di percorrenza sulla Acqui-Asti si potrebbe pensare di rivedere alcune fermate, in particolare quella di Mongardino, come piu’ volte segnalato, potrebbe essere soppressa dato che il paese e’ gia’ servito dal servizio urbano di Asti.

Chiediamo alla Regione Piemonte di analizzare seriamente queste proposte e di fare uno studio di fattibilita’ e di costi con Trenitalia che a grandi linee non dovrebbe alterare gli equilibri finanziari dell’offerta proposta con l’orario 2014.

Alfio Zorzan – Associazione Pendolari dell’Acquese