Sostenibilità, performance e durevolezza: sono questi gli aspetti che maggiormente si trovano a portare avanti le aziende italiane, nell’epoca dell’Industria 4.0.
Qualcosa che si rivela necessario per emergere all’interno di mercati sempre più competitivi, dove la concorrenza non è solo tra le imprese locali ma persino con quelle internazionali.
In questo contesto, la scelta della verniciatura rappresenta un elemento cruciale in molteplici ambiti: automotive, aerospaziale, edile, illuminotecnico e molti altri.
Una delle tecniche più diffuse è quella a polvere e oggi vi raccontiamo quali sono le caratteristiche e i benefici.
Cos’è la verniciatura a polvere?
Quando si parla di verniciatura a polvere si fa riferimento a una tecnica di livello avanzato, predisposta da parte di aziende altamente qualificate, specializzate nei rivestimenti e trattamenti superficiali industriali.
La peculiarità distintiva più rilevante di questa soluzione risiede in un’efficacia maggiore rispetto a quella degli smalti liquidi. Emerge dunque per la capacità di implementare i tratti distintivi dei materiali di base, soprattutto dal punto di vista funzionale.
La sua applicazione interessa sia le superfici metalliche sia quelle non metalliche.
Appare quindi estremamente versatile, non a caso viene adottata nei progetti più all’avanguardia e, allo stesso tempo, per il confezionamento di un’ampia varietà di manufatti che adoperiamo quotidianamente. Tra i tanti, fanno parte dell’elenco componenti dell’automotive, dell’edilizia, coclee, elettrodomestici, ecc.
Come funziona la verniciatura a polvere?
L’applicazione della verniciatura a polvere si basa sulla stesura di un substrato di materiale somministrato in polvere – come suggerisce la denominazione –, conferito tramite una carica elettrostatica.
Successivamente, viene effettuata prima una fusione e poi un indurimento del composto in forno. Come accennato in precedenza, il processo risulta idoneo per il trattamento delle superfici metalliche e di quelle non metalliche.
In sintesi, il punto di partenza è un materiale che appare finissimo agli inizi, per distribuirsi in modo uniforme e regolare in seguito a fusione. Detto ciò, vediamo una per una le fasi di somministrazione della vernice a polvere.
Pretrattamento
In questo step il pezzo su cui viene applicata la vernice a polvere è “ripulito” da residui di ruggine, polvere, grasso e simili, attraverso l’adozione di strumenti sia chimici che meccanici. Si ottiene così uno strato per implementare tanto l’efficacia a livello di corrosione quanto l’adesione del trattamento.
Applicazione vera e propria
Una volta che si è certi che il materiale risulti nuovamente asciutto si può procedere alla somministrazione vera e propria della vernice. Ciò avviene tramite l’impiego di una pistola a spruzzo dotata di un supporto ad hoc, che dà luogo al processo elettrostatico.
L’operatore dovrà prestare particolare attenzione affinché la superficie non entri a contatto con elementi estranei al trattamento, come sporco o polvere.
Cottura in forno
A questo punto non resta che procedere alla cottura o essiccazione: il pezzo su cui è stata stesa la vernice a polvere viene passato in forno. Quest’ultimo dovrà avere una temperatura tra i 110 e i 250°C. La durata di tale fase varia in relazione a molteplici fattori, compreso lo spessore del manufatto.
Cosa c’è dentro la vernice a polvere?
Partiamo dal fatto che quando si parla di vernice polvere ci si riferisce a una miscela di tipo secco. Cosa c’è dentro esattamente? Si tratta sostanzialmente di quattro componenti. Vediamole una per una nel dettaglio.
Legante: la base della vernice a polvere
Il legante rappresenta il punto di partenza di qualsiasi vernice a polvere: deve essere considerato la base del rivestimento, a livello strutturale e persino estetico.
È questo elemento a determinare le peculiarità distintive della superficie, in termini di durezza e performance, aspetti implementati dalle altre sostanze.
A fungere da legante sono delle resine artificiali (dette anche sintetiche) che denotano proprietà termoindurenti, questo almeno nella maggior parte dei casi. Possono derivare dai combustibili fossili, avere un’origine organica nonché vegetale oppure essere di estrazione mineraria; vengono distinte nelle seguenti tipologie:
- epossidiche;
- acriliche;
- poliuretaniche;
- resine poliestere;
- ibride.
Additivi: le sostanze essenziali per il conferimento delle proprietà
La vernice a polvere è composta anche da additivi, delle sostanze che hanno come scopo principale il conferimento di proprietà specifiche al materiale. I parametri che vengono maggiormente contemplati sono quelli di brillantezza, durezza, stabilità e fluidità.
Ma non è tutto. Gli additivi possono essere adoperati per aggiungere delle peculiarità funzionali ulteriori; tra le più apprezzate troviamo una resistenza eccellente per quanto concerne l’abrasione.
Pigmenti: gli elementi che fungono da coloranti
L’aspetto cromatico assume una dimensione parimenti importante in qualsiasi vernice e quelle a polvere non fanno eccezione. A determinarlo sono i pigmenti: dei coloranti che possono avere un’origine organica oppure inorganica.
Vengono applicati in maniera uniforme all’interno del legante, proprio tramite una distribuzione a polvere: devono essere perciò macinati finemente.
La scelta del pigmento di volta in volta da utilizzare è piuttosto delicata poiché influisce sul colore in termini di brillantezza, forza, opacità, tonalità e resistenza a contatto con la luce.
Riempitivi: le componenti che aggiungono volume all’insieme
Le vernici a polvere contengono infine dei riempitivi. Parliamo di sostanze che aggiungono volume a livello superficiale, conferendo una densità di riempimento superiore che varia a seconda del rapporto con i pigmenti e il legante.
Gli elementi adoperati per questa funzione sono soprattutto i minerali di origine naturale, in particolare il carbonato di calcio.
In quali ambiti viene adottata la verniciatura a polvere?
La verniciatura a polvere viene adottata in moltissimi settori, all’interno di progetti standard e di altissimo livello, per i quali sono generalmente richieste soluzioni tailor made e in quanto tali realizzate appositamente.
Tra i vari ambiti, oltre ai già citati automotive, aerospaziale, edile e illuminotecnico, segnaliamo quelli che seguono:
- architettura;
- trasporti;
- manifatturiero.
L’elenco potrebbe però andare avanti ancora a lungo.
Perché utilizzare la vernice a polvere?
I vantaggi che derivano dall’utilizzo della verniciatura a polvere sono molteplici e si tratta principalmente di quelli che andiamo a elencare:
- spiccate proprietà in termini di resistenza, durevolezza e flessibilità;
- versatilità per quanto concerne l’applicazione, che può essere fatta su materiali diversissimi tra loro;
- costo non eccessivo se confrontato con quello richiesto da altre tecniche;
Infine, ma non meno importante, parliamo di una soluzione che può essere considerata a tutti gli effetti ecologica e sostenibile, complice un utilizzo quasi totale delle materie prime e prestazioni superiori alla media. Tratti che possono essere implementati rivolgendosi a un’azienda dalla comprovata esperienza.