Sala Romita gremita per la Conferenza sul rapporto tra cibo e salute che si è tenuta giovedì 20 febbraio, presso il Palazzo Municipale.
Organizzata dall’Istituto Comprensivo Tortona B, con il Patrocinio del Comune di Tortona e in collaborazione con Lions International Tortona Duomo, il dottor Enrico Ponta, biologo nutrizionista, la dott.ssa Michela Parodi, neuropsicologa clinica e la dott.ssa Maria Mazzocchi, terapista psicoeducativa, hanno affrontato le tematiche legate all’alimentazione e alle patologie ad essa connesse, fornendo le chiavi di lettura per prevenire ed interpretare i sintomi del disagio nelle fasi di crescita psico-fisica dei giovani.
In particolare il dottor Ponta, un biologo con la passione per la corsa e specializzato nell’ambito della nutrizione sportiva, ha illustrato quali devono essere i criteri di scelta di un’ alimentazione che va intesa come miglior metodo di prevenzione oltre che di terapia, nella dimensione di un approccio integrato per la salute. Pertanto, essendo ormai il nostro modo di mangiare, più o meno consapevolmente, condizionato da credenze e modi di pensare sul cibo, che spesso si rivelano scorrette facendoci incorrere in carenze nutrizionali, ci ha portati alla scoperta di quali sono i falsi miti alimentari più comuni da sfatare. Inoltre, l‘intervento del dottor Ponta ci ha condotti a riflettere che le scelte alimentari che compiamo ogni giorno sono l’estrema sintesi del rapporto che abbiamo con la nostra salute e con la salute dell’ambiente che ci circonda. Ad ogni nostra scelta corrisponde un impatto sulla sostenibilità e, pertanto, le azioni personali, incluse quelle alimentari, non vanno intese come azioni isolate, ma come componenti essenziali di un cambiamento verso una dimensione più sostenibile.
La dott.ssa Parodi, psicoterapeuta che ha come oggetto di studio l’esperienza in prima persona, si è occupata dell’analisi dei disturbi del comportamento alimentare che insorgono prevalentemente durante l’adolescenza e colpiscono soprattutto il sesso femminile. Descrivendone le forme principali, si è soffermata sull’analisi dei comportamenti tipici di una persona che ne soffre. Soffrire di un disturbo alimentare sconvolge la vita di una persona e, quando si manifesta durante la crescita, il ruolo dei genitori nella prevenzione è fondamentale per aiutare i propri figli a sviluppare un adeguato livello di autostima necessario a non basare il proprio valore su prestazioni da esibire. Questo disinnesca il perfezionismo clinico tipico di questi disturbi. Nel caso di un disturbo all’esordio, è comunque davvero importante essere seguiti da professionisti esperti. Sempre più evidenze ci dicono, infatti, che i disturbi del comportamento alimentare vengono più facilmente trattati se tutta la famiglia si impegna in un percorso di cambiamento.
Prevenire e’ senza dubbi meglio che curare e la dott.ssa Mazzocchi, offrendo al pubblico presente esempi pratici di strategie di prevenzione già nella prima infanzia, ha ribadito come le figure educative svolgono un ruolo essenziale nel consolidare nel tempo abitudini positive e decostruendo miti ingannevoli e dannosi relativi al cibo, al corpo e all’immagine corporea. Essendo i comportamenti alimentari una forma di comunicazione, ciò spiega la facilità con cui nei bambini l’atto del mangiare può snaturarsi e divenire veicolo di messaggi che riguardano la dimensione relazionale ed affettiva. E’ necessario, dunque, promuovere la dimensione della convivialità, permettere ai bambini di sperimentare e scoprire i propri gusti (diversificando le pietanze, cucinando insieme…) e prestare molta attenzione all’atmosfera familiare durante i pasti: sedersi a tavola con i propri figli è una preziosissima occasione di educazione ai sentimenti e alle emozioni.
Da docente che lavora nella scuola da diversi anni, concludo osservando che, per evitare situazioni di emergenza legate al disagio giovanile e ai disturbi alimentari, occorre investire sulle competenze: c’è un enorme bisogno di risorse che, purtroppo, ancora mancano. La scuola è uno spazio in cui si concentrano ed emergono molte problematiche dei ragazzi che, spesso, si manifestano nelle relazioni con i compagni, dove sperimentano derisione o esclusione sociale. Talvolta l’insegnante rileva comportamenti preoccupanti ma non sa come intervenire. Per questo è fondamentale che in ogni scuola ci sia una figura di riferimento, per supportare sia gli insegnanti sia gli studenti.
Presso il nostro Istituto esiste, infatti, uno sportello d’ascolto che si propone di creare sia uno spazio di accoglienza per i ragazzi, in riferimento alle loro problematiche personali, sociali, familiari e scolastiche sia di favorire un confronto ed incontro costruttivo con le figure genitoriali, poiché spesso, la dimensione relazionale conflittuale in famiglia, contribuisce al manifestarsi dei disagi psicologici.
La dottoressa Giusy Cannizzaro, psicologa a disposizione degli alunni per colloqui individuali presso il nostro sportello d’ascolto, sarà presente insieme ad Angela Cutugno, arterapeuta clinica, alla prossima conferenza del 20 marzo “ SO.STARE NEI PASSAGGI DELLA CRESCITA: ascoltarsi e ascoltare “ che si terrà alle 20.30 presso la palestra dell’ I.C. Tortona B e dove si parlerà, nello specifico, delle fasi dello sviluppo psico-fisico e di come scuola e famiglia possono lavorare insieme per contribuire ad una crescita felice dei giovani.
Vi aspettiamo, quindi, al quarto incontro previsto all’interno del Progetto “FAMIGLIA E SCUOLA: TANTI MONDI CHE SANNO ASCOLTARSI. Conferenze per genitori, insegnanti ed educatori”.
Carla Cremante, Ref. Progetto