La maggior parte di noi studenti è tradizionalmente restia a identificare un concetto matematico con quello di svago o di impulso creativo, come se razionalità e fantasia non potessero completarsi a vicenda. Eppure, a voler essere pignoli, non sono certo pochi i “grandi” della cultura universale, da Pitagora, Dante Alighieri, Leonardo e Descartes a John Coltrane, che hanno parlato di “armonia matematica”, di una “connessione perfetta di parti disgiunte” che porta alla realizzazione di un unicum di assoluta bellezza, sia questo una rappresentazione del Paradiso, la rivelazione della sezione aurea, una partitura musicale oppure.… un’opera figurativa.
Il Comune di Tortona ha colto la sfida proponendo, fra le attività del progetto “ViaggiAMO con i libri”, una serie di laboratori creativi, svolti presso la Biblioteca Comunale ”Tomaso de Ocheda”, che hanno unito arte, musica e geometria. L’evento, dal titolo accattivante di Matematica cromatica, è stato condotto dalla dott.ssa Valentina Usala, scrittrice ed esperta di problematiche giovanili ed arteterapia clinica.
Così, per tutta la durata del mese di febbraio, una alla volta e con scadenza settimanale, le classi del corso Amministrazione, Finanza e Marketing hanno aderito con entusiasmo e prevedibile curiosità ad una mattinata di esplorazione artistica e matematica che si è rivelata anche un’esperienza di inclusività e di rilassante scoperta visiva e uditiva.
Pronti con le matite! Durante il laboratorio, gli studenti hanno avuto l’opportunità di riprodurre su un foglio bianco A4 un quadro di Van Gogh, oppure un mandala. A noi della classe 3^ è stato invece proposto il dipinto Composizione 8 di Wassily Kandinsky, realizzato nel 1923 e oggi conservato al Museo Solomon R. Guggenheim di New York. La scelta di quest’opera non è stata casuale: il lavoro di Kandinsky, un dipinto astratto caratterizzato dal legame tra forme geometriche e colori, si è rivelato il perfetto stimolo per un’alchimia fra arte e matematica, il tutto accompagnato da un sottofondo musicale, che ha stimolato la distensione, ma anche il lavoro degli studenti coinvolti. Ogni suono o strumento musicale ha ispirato la scelta di un colore specifico, proprio come l’artista aveva immaginato per sé, offrendo così un’opportunità di espressione individuale. Ogni partecipante ha usato il colore che Kandinsky aveva precedentemente associato ad un particolare strumento, per poi decidere personalmente quali tonalità utilizzare per completare il “proprio” disegno.
Ci siamo divertiti moltissimo, eppure eravamo attenti e concentrati, ammaliati da questa sottile armonia che scaturiva dalle forme geometriche, dalle corrispondenze fra suoni e colori; il laboratorio è stato un’occasione di apprendimento, che ha dato a tutti noi, studenti e docenti, un momento di condivisione e di crescita culturale, come solo l’armonia può dare.
Ilaria COLONNA- 3^AR Amministrazione, Finanza e Marketing