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Gli studenti del Marconi di Tortona sono andati alla scoperta della loro città

Quanto sappiamo della città in cui viviamo? Ci siamo mai veramente chiesti com’erano i luoghi che fanno parte della nostra quotidianità nei tempi che releghiamo alla dimensione del passato storico? Siamo curiosi, noi giovani.  Sogniamo viaggi e posti vagamente esotici che soddisfino il desiderio  di valicare i limiti geografici di una piccola città di provincia, ci dimentichiamo, distratti dai miti della globalizzazione, che la bellezza, l’arte e la cultura sono sotto i nostri occhi, ammiccano dietro l’angolo di un edificio, ci aspettano sotto un portico, attendono pazienti che il lavoro di archeologi e restauratori restituiscano loro lo splendore che fu e che questo splendore, nobilitato dal tempo, ci renda stupiti e orgogliosi.

  Noi studenti della classe 2^AR  Amministrazione, Finanza e Marketing dell’I.I.S. Marconi abbiamo intrapreso questa “riscoperta” della “nostra” Tortona mercoledì 29 gennaio, dedicando la prima uscita didattica del nuovo anno alla visita delle più antiche strutture dell’antica Derthona.   Tortona vanta una storia antica quanto ricca: sito edificato dai Liguri e solo in seguito conquistato dai Romani, che lo trasformarono in un importante snodo portuale, strategico dal punto di vista degli scambi economici e delle rotte di comunicazione, sorto in prossimità della via Emilia, strada di grande importanza ai tempi dell’Urbe, che collegava i mercati più importanti dell’epoca.


 Accompagnati dalla guida, ci siamo incamminati e abbiamo percorso l’intero tour della Derthona romana, visitando i siti archeologici più significativi come le mura difensive, le necropoli e altri resti che testimoniano la grandezza del passato, raccontando le memorie e i vari popoli che ci hanno abitato, cercando di immergerci completamente nella sua storia, grazie alla fantasia, ma soprattutto vedendo i ruderi delle cinte murarie e cercando di rivivere le vicende storiche.

  A conclusione della mattinata abbiamo visitato le sale del MADE, il nuovo allestimento museale, ubicato a Palazzo Guidobono, della raccolta di reperti  archeologici dell’antica Tortona.

  Incredibile raffinatezza, degna di una civiltà davvero progredita, quella dei sarcofagi scolpiti, dei frammenti di pavimentazione a mosaico, del vasellame, (che una di noi, Nadia, ha riconosciuto essere identico quello ancora in uso nel suo paese d’origine), degli unguentari in vetro, perfettamente conservati e declinati in una gamma di trasparenze blu e azzurre…….    Mentre scriviamo il nostro articolo immaginiamo la città come uno scrigno di “cose nuove e cose antiche”: i gesti eterni degli esseri umani, i passi di chi ha camminato su quel pavimento, la pietà e il dolore di chi ha portato offerte su quelle tombe, la creatività degli artisti venuti da altri luoghi per lavorare a Derthona, la mano che ha acceso quelle lanterne e che ha giocherellato con le ciocche della propria acconciatura prima di raccoglierle abilmente  con il

lungo  spillone di squisitissima fattura, sormontato da un busto femminile, un viso di giovane donna  elegante, vagamente capricciosa.  Chissà se, mentre si ornava i capelli, la matrona ha

 immaginato il futuro…..                       

Lucia FERRARAZZO e Calina Giulia OLTEAN  2^AR Amministrazione, Finanza e Marketing

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