Ritorniamo sulla vicenda degli espropri da parte delle ferrovie nei confronti di oltre 230 abitanti fra Tortona e Pontecurone per il raddoppio della Linea ferroviaria fra Tortona e Voghera. Di seguito pubblichiamo la lettera di Pier Paolo Liuzzo che sottolinea alcune cose importanti:
Egregio Direttore,
sto seguendo con molto interesse la vicenda dell’avviamento delle procedure volte all’esproprio per il quadruplicamento della rete ferroviaria passante per il comune di Tortona e non solo.
Tralasciando le emozioni ed il dispiacere, visto che quanto sta accadendo mi coinvolge oserei dire direttamente (ci sono dei miei famigliari in elenco), vorrei poter dire la mia opinione e magari dare qualche notizia utile visto sto vivendo questo avvenimento in “prima persona”.
Innanzitutto, mi permetto di fare una piccola correzione al suo primo articolo che ritengo, però, importante. Ai miei famigliari non è stato notificato nulla, né via PEC né via raccomandata, bensì siamo venuti a conoscenza della lettera della RFI attraverso un “passaparola”. Abbiamo ricevuto il documento via e-mail, al mattino presto del 30 dicembre 2024, inviata dall’Amministratore di un condominio estraneo all’area dell’esproprio ove abbiamo comunque proprietà. Ribadisco che, quanto meno la mia famiglia, ad oggi non ha ricevuto direttamente la missiva da parte del mittente. Questo, assieme ai 230 o più dati sensibili contenuti in essa, potrebbe essere un interessante argomento di cui parlare con in firmatario della lettera, Ing. Daniele Mari.
Prima di esprimere la mia opinione, vorrei ringraziare tutta l’Amministrazione del Comune di Tortona per la totale disponibilità data nell’aver fatto tempestivamente chiarezza con il suo comunicato stampa e di averci ascoltato nonostante il periodo delle festività natalizie. Vorrei però utilizzare questo spazio, da lei gentilmente concesso, per permettermi di suggerire all’amministrazione comunale (che si è sempre manifestata disposta ad ascoltare) quanto segue:
Sarebbe opportuno, a mio modesto avviso, pubblicare, sui canali ufficiali del comune di Tortona, nel caso sia possibile, una mappa ove vengano chiaramente indicati:
– gli edifici espropriati;
– gli edifici adibiti temporaneamente a depositi di materiale e terre di scavo;
– gli edifici attenzionati quali recettori di emissioni acustiche.
Questo per maggiore trasparenza e per rendere meglio edotta la popolazione coinvolta affinché possa intraprendere le giuste azioni del caso. Purtroppo, non tutti possono recarsi a Milano, previo appuntamento, per visionare il progetto e per chiedere informazioni di persona per vari e ovvii motivi. Ed il fatto di fare andare a Milano più di 200 persone (di diverse età, impegni lavorativi, salute e altre incombenze) per qualcosa che RFI vuole fare e che nessuno di noi non può rifiutarsi, lo trovo privo di ogni rispetto per il cittadino. Buona parte degli uffici della Stazione FS di Tortona sono vuoti; perché RFI non può mandare a Tortona un suo referente delegato, ove può ricevere su appuntamento i cittadini tortonesi in loco? Non sarebbe più rispettoso?
Sarebbe anche opportuno conoscere il risarcimento economico che RFI intende dare ad ognuno dei proprietari in base alla tipologia di esproprio applicata e conoscere se vi è un margine di trattativa. Come intende RFI ovviare i disagi arrecati ai cittadini per la realizzazione di questo progetto? Parliamo di persone che lavorano in quella zona o, ancor di più, risiedono li e alcuni potrebbero avere solo quella casa in cui vivere.
Ultimo, ma non ultimo, spero che dopo l’attuale e legittimo tentennamento, la Commissione Urbanistica darà un parere, quantomeno politico, sfavorevole. Questo sarebbe un atto molto importante che aiuterà non poco i cittadini che vorranno farsi le proprie ragioni presso il Tribunale Amministrativo Regionale. Verrà fatto così nell’interesse e tutela dei cittadini per i quali tutta l’amministrazione comunale è stata eletta? Vedremo.
Fatta questa premessa, mi preme ora fare presente un aspetto del Terzo Valico: ma non doveva essere un progetto finalizzato al trasporto veloce e sicuro di ingenti quantitativi di merci dal porto di Genova in tutta Europa? Invece abbiamo appurato (grazie ad un articolo da me scritto con tanto di foto aeree e gentilmente pubblicato da Oggi Cronaca con quasi 100.000 visualizzazioni) che, pur passando in mezzo al polo logistico di Tortona (in continua crescita da quanto si è letto ultimamente), a quanto pare non vi è neanche un binario che li collega, o almeno io dall’alto non ne ho notati. Quindi niente treni ma sempre più camion e quindi traffico, disagi ed elevato rischio di incidenti?
Il Terzo Valico doveva portare benessere a Tortona essendo collegata al milanese da treni veloci che in meno di 20 minuti avrebbero portato i pendolari a destinazione facendoli, nel contempo, optare di vivere a Tortona, città economicamente e qualitativamente migliore di Milano, ma invece sembrerebbe essere ormai tutto diverso: non è ancora entrato in funzione e poco si sa sui tempi precisi circa la conclusione dei lavori.
A questo punto, quindi, appurato che il sogno del Terzo Valico non è più come ci aspettavamo che fosse (o almeno non lo è ancora) oltre ai danni e disagi che molti cittadini subiranno mi chiedo: il gioco vale ancora la candela? Come, eventualmente, giustificheremo ai nostri figli tutto questo?
Fu vera gloria? Ai posteri l’ardua sentenza.
Grazie per l’attenzione sperando che quanto scritto possa essere uno spunto di riflessione per tutti i lettori.
Buon Anno sperando che sia veramente buono e sereno.
Cordiali Saluti.
Pier Paolo Liuzzo