Una lunga storia di abnegazione e passione iniziata nel 1984, proseguita per quarant’anni a millequattrocento chilometri da casa, nel novese, dove lui, AMATA Silvestro MaurizioBrigadiere dei Carabinieri della provincia di Enna, in Sicilia, ha prestato servizio guadagnandosi il rispetto e l’affetto di un’intera comunità.

A festeggiare il traguardo dell’ultimo giorno in servizio, tutti i colleghi di una vita, quelli ancora effettivi alla Compagnia di Novi Ligure e alle Stazioni dipendenti ma anche coloro che nel corso degli anni si sono trasferiti altrove o hanno, prima di lui, “restituito pistola e tesserino” per aprire un nuovo capitolo della loro vita, senza uniforme ma con ancora – parafrasando una celebre frase del Generale Dalla Chiesa – “gli alamari cuciti sulla pelle”.


Domani sarà l’ultimo giorno di quel percorso professionale iniziato il 9 giugno 1984, quattro giorni dopo l’annuale Festa dell’Arma che fece innamorare il giovane Silvestro Maurizio, presentatosi alla Stazione di Troina (EN) per fare domanda di arruolamento. Da quel momento, la strada dell’oggi Brigadiere Amata è stata un lungo peregrinare lontano da casa, dapprima a Campobasso, dove frequenta il 73° Corso Allievi Carabinieri, poi alla Stazione di Capriata d’Orba, prima destinazione da effettivo, dove giunge il 12 febbraio 1985. Sei anni dopo, l’ambito passaggio al Nucleo Operativo e Radiomobile di Novi Ligure, dove si mette finalmente al volante, come autista di guida veloce, della sua prima Gazzella. Da quel momento, solo una pausa dalla strada fra il 1995 e il 2001 al Nucleo Comando della Compagnia, poi altri ventitré anni di NORM, sempre al volante, fino al 2018, quando, promosso Vice Brigadiere, diviene capo equipaggio dell’Aliquota Radiomobile. L’ultimo passaggio, sempre in forza all’Aliquota, nel 2021, quando ne diventa vice comandante.

Il Brigadiere Amata ha prestato soccorso in numerose attività durante le alluvioni che hanno colpito la provincia di Alessandria nel 1994, nel 2014 e soprattutto nel 2019, quando si è contraddistinto per il salvataggio di un’anziana donna invalida minacciata dall’acqua che aveva allagato la sua abitazione, ricevendo il plauso della scala gerarchica e, ovviamente, della signora Alice, all’epoca 96enne, e della figlia Ines.

Una storia d’amore e fedeltà per l’Arma dei Carabinieri che non termina con il congedo di Silvestro Maurizio, capace di cedere il testimone al figlio Lorenzo, dal 1° dicembre dello scorso anno in servizio alla Stazione di Genova Carignano, fiducioso di potere seguire le orme tracciate dal padre nel solco di una professione, quella del Carabiniere, che è anche una missione e un’importante scelta di vita, per sé stessi e per gli altri, a cui è rivolta.